venerdì 24 ottobre 2008
Scuola e manifestazioni
La puntata di "Anno zero" di ieri sera non mi è sembrata per niente equilibrata. E non è solo una mia opinione.
Veltroni, veniva lasciato parlare senza interruzioni, mentre gli altri, Roberto Cota e Nicola Porro, invece, venivano continuamente fermati sia dallo stesso Veltroni - che chiedendo scusa per l'interruzione, riportava l'argomento dove voleva lui e poi, però, non voleva essere interrotto -, dal gesticolante Santoro e, infine, dalla pubblicità. In poche parole, quando Cota e Porro tentavano di spiegare le riforme del governo, venivano artatamente "dirottati" su altri argomenti, introdotti anche da filmati e interviste esterne. E io, badate bene, non sono mai stato un sostenitore di Berlusconi, né della "destra", né della Lega. Ci tengo a precisarlo, prima che mi vengano appiccicate delle etichette che non mi appartengono. Vorrei solo, se fosse possibile, vivere in un Paese più civile, più giusto e soprattutto più rispettoso e educato.
Non vi pare strano che in qualsiasi dibattito televisivo, sia da destra che da sinistra, si debba assistere al continuo rimpallo di colpe senza mai trovare un responsabile, e che non ci sia mai qualcuno capace di darci dettagliate notizie sulle "malefatte" dell'una o dell'altra parte politica? Cosa fanno: si mettono d'accordo prima di andare in trasmissione?
Rutelli e Veltroni, per esempio, più volte sono stati accusati di aver gestito in modo spensierato le finanze della città di Roma e, per questa loro "allegra" gestione si dice che abbiano lasciato "buffi" per miliardi (di euri o di lire, fa lo stesso).
Ebbene, è mai possibile che nessuno sia in grado di farci sapere i reali numeri di questa contabilità? E soprattutto se la storia dei debiti è vera o no? Invece dappertutto, sia da destra che da sinistra, sentiamo ripetere sempre la solita musica:
"E' colpa tua!"; "No, la colpa è tua!"; "Il buco di bilancio lo abbiamo ereditato da chi ha amministrato prima!"; "Non è vero, lo avete causato voi!".
E via coi rimpalli. E' da quando ero piccino che li sento, i rimpalli, e dopo tanti anni ora mi sarei anche stufato.
A proposito della protesta degli studenti, poi, credo che tutti abbiano visto nei vari telegiornali le immagini dei danneggiamenti che alcuni turbolenti scolari hanno provocato per le strade di molte città. Manifestare è giusto, incendiare i cassonetti dell'immondizia e fracassare l'automobile di qualche poveraccio che l'aveva parcheggiata in strada è solo inqualificabile vandalismo. Esprimere civilmente il proprio dissenso è un sacrosanto diritto, gridare "Gelmini vaffa..." no.
Tutte azioni, queste, da reprimere e da punire in modo esemplare, perché con la democrazia e con la libertà di espressione non c'entrano proprio nulla.
Francesco Dotti
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