domenica 29 marzo 2009

Toscana segreta


Iersera, prima di andare a letto, mi sono messo a sfogliare un album di foto scattate durante un breve "rimpatrio" nella terra dove sono nato.
Bei posti. E quanti ricordi!
Così, sfogliando sfogliando, dopo aver riposto l'album, sull'onda di quei ricordi, mi è venuta voglia di dipingere un acquerello. Eccolo qua: vi presento la mia Toscana segreta. Per carità, non vuole certo avere la pretesa di essere un'opera d'arte. È, invece, solo il prodotto di un "collage mentale" al quale spesso ricorro quando non ho scorci sotto mano (o sott'occhio) e la giusta ispirazione. Così, tanto per tenermi allenato e per vincere quella pigrizia che a volte mi prende. Se non vi piace, vi chiedo scusa.
Ah, dimenticavo: questa volta la garanza rosa del cielo non c'entra nulla con la barbabietola. È proprio una garanza della Winsor & Newton, di quelle in pastiglie.

Francesco Dotti (pittore a memoria)

venerdì 27 marzo 2009

Voiles au vent



Voiles au vent
La figura ornamentale che in data odierna diffondo su questo Rev.mo Blog è unicamente a scopo didascalico e serve per facilitare l'apprendimento di certe nozioni scientifiche esplicative di un evento a molti ancor oggi oscuro.
Or che la stagione estiva s'appropinqua, numerose malelingue insinuano vieppiù che certuni italici litorali sieno afflitti da contaminazioni e inverminiti dall'umana corruzione, sicché il naturale equilibrio degli aprichi lidi alla fine risulta alterato.
Già da' primi del Novecento lo studioso italiano Landolfo Labolla da Vicchio, inventore della famosa "scoreggia vestita", scoprì casualmente che gli scarichi gassosi densi di materiale putrescente allo stato aeriforme, combinandosi con altri elementi, davano origine a quel fenomeno noto come "eutrofizzazione" e favorivano la proliferazione di alghe e mucillagini.
Il Labolla, infatti, in quel tempo in vacanza a Rimini al Bagno "Luana", ne' suoi esperimenti subacquei notò che l'ingannevole e intumescente presenza di sedimenti extranucleari differenti per massa contenuti all'interno del suo costume da bagno, invece di comunissime alghe, altro non erano che - oibò! - volgarissima merda.
Abbandonate le ricerche sui composti azotati e cambiatosi tosto le marine vestimenta, da quel giorno in poi si dedicò con successo alle gare di sputo dalle cabine senza catarro.
Francesco Dotti (fisico & bagnino)

Marinella


Dipinto sulle stampelle (difficilissimo!) e utilizzando la solita barbabietola per la garanza rosa del cielo

mercoledì 25 marzo 2009

S. Lucia di Siniscola - Pineta


Oggi, giornata nella quale si celebra "Il Pittore Munifico & Altruista", darò ai miei cari colleghi imbrattatele alcuni utili suggerimenti sulla pittura ad acquerello.
Per esaltare adunque le trasparenze di cieli luminosi all'alba o al tramonto - con l'ora legale, verso le sei o dopo le venti -, dopo averne ricavato in precedenza le nuvole sapientemente spennellando e assorbendo qua e là sotto e sopra l'azzurro oltremare dello sfondo, possiamo usare la garanza rosa secreta dal succo della barbabietola.
Avete letto bene, miei cari agnostici mestieranti: la barbabietola. Che poi sarebbe quella radice rotondetta, di colore rosso-violetto o talvolta anche bianca, già lessata, e in tal guisa esposta in confezioni sotto vuoto negli scaffali di molti supermercati, soventemente utilizzata in cucina come gustoso alimento condita con olio extravergine d'oliva, una presa di sale marino e aceto balsamico di Modena, q.b.
Per il nostro esperimento alla pittoresca useremo quella rosso-violetto.
Si procede così: prima di tutto si decide di dipingere un acquerello e poi, orsù, corriamo ad acquistare la sopra descritta radice. Ciò fatto, al ritorno dal supermercato, si tagliano alcune fette della nostra Chenopodiacea precedentemente bollita (mi raccomando, senza olio né aceto perché ne patirebbe il supporto cartaceo), e si dispongono in un piattino bianco da caffè o da tè. Quando lo sfondo oltremare del cielo sarà perfettamente asciutto, si intinge un pennello del 6 di setole di marmotta mancina imbevuto di molta acqua (effetto leggero e arioso) nelle fette di barbabietola e si dipinge a piacere muovendolo e rimestandolo abilmente sulla nuvolaglia del nostro spazio siderale. Di tanto in tanto possiamo aggiungere acqua, o barbabietola, a seconda dell'effetto desiderato, ricordando che meno acqua si adopera e più la garanza barbabietolata sarà intensa. Terminato che avrete il barba-acquerello, senza farvi notare da vostra moglie, potrete riporre le fette nel frigorifero con il resto della barbabietola avanzata e riutilizzarle in seguito come gustoso contorno per guarnire fritture estive di calamari o insalate notturne di polpi ciechi in bellavista.
Buon appetito!
Francesco Artusio De Dottis (scèff à la mer un peu brûlé)

Alimentazione dottrinaria


Devo dire che non ho condiviso per nulla l'idea di ospitare a Porta a Porta il Sig. Karol Racz. Indipendentemente dal fatto che questo signore sia colpevole o innocente.
Ma tutti sappiamo che pur di aumentare lo "share" si fa di tutto, e quindi anche porta-a-porta-chi-ti-pare è giusto che si adegui. D'altra parte, anche se ci fa poco onore, siamo un popolo di "guardoni" incalliti. Questo chi fa televisione lo sa, e da tempo vi ha provveduto con adeguate inquadrature addestrandoci alla lacrima spuntante dall'occhio umido dell'intervistato-disperato, alle urla e alle sovrapposizioni vocali degli ospiti nei variegati tele-pollai e a tutto il vasto panorama che la telemonnezza da tempo ci ammannisce.
È possibile che non si possa far nulla? Certo che si può: basta spegnere l'odioso elettrodomestico e mettersi a leggere un buon libro. Oppure, se non abbiamo libri, guardare l'oblò della lavatrice spenta. Fate la prova. È così bello il silenzio...
Francesco Dotti (teleabbonato pentito)

giovedì 19 marzo 2009

Preservativi e Aids




Ci risiamo sui preservativi e sull'utilità, innegabile, che hanno di scongiurare pericolosi contagi.
Così, aridàgli con le polemiche tra mondo laico e mondo cattolico sull'amore, sui preservativi "diabolici", sulla scientificità di certe teorie e sulla contraccezione che conferma la regola.
Perciò, dopo il discorso del Sig. Papa sull'AIDS, ne attendiamo uno sull'INPS (ché anche quello non scherza...)
Francesco Dotti (biropositivo: nel senso che, quando disegno, mi sporco sempre d'inchiostro)

Lumache da guardia


In questi giorni non si fa altro che parlare di cani pericolosi e aggressivi, del divieto di praticare loro interventi chirurgici che ne provochino o esaltino l'aggressività, di guinzagli, museruole e altri aggeggi che li tengano a bada. Così, visto che in questo mese ho del tempo libero e soprattutto non vado di fretta, ho deciso di darmi all'allevamento di lumache da guardia.
Questa è la prima, incrociata nientemeno che con uno Zwischendreiundacht (pericolosissimo!!) dell'Alta Baviera.
Ma non fatevi influenzare dalle apparenze: quando ha saputo che volevo mettere una sua foto sul blog si è subito schermita e, tentando di eludere le mie attenzioni, si è messa a camminare sulla mano di mia moglie per non dare troppo nell'occhio.

L'ho chiamata Tiramisù, perché ha le antenne in ferro battuto talmente robuste che riesce a sollevarmi anche la gamba ingessata.
Ora la sto addestrando per aiutarmi a camminare con una sola stampella.
Francesco Dotti (elicicoltore & elicicloturista)

lunedì 16 marzo 2009

Sanity fair



Di appendicite, sono già stato operato tanti anni fa (e sono sopravvissuto); e la gamba (la sinistra) non me la possono tagliare (per ora) perché è ingessata e si sgranerebbero tutti i denti del seghetto. Quando si dice che uno nasce con la camicia...

sabato 14 marzo 2009

domenica 8 marzo 2009

Maestrale


Maestrale

MAESTRALE

S'è rifatta la calma
nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta.
Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma
a pena svetta.

Una carezza disfiora
la linea del mare e la scompiglia
un attimo, soffio lieve che vi s'infrange e ancora
il cammino ripiglia.

O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:

sotto l'azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:
"più in là"!

Eugenio Montale

Gallura magica



Un acquerello, su cartoncino rigato giallo, di un altro angolo di questa "magica" Gallura

Olbia


Uno scorcio del centro storico di Olbia (Via La Marmora) - tecnica mista

sabato 7 marzo 2009

Giornata Internazionale della Donna


"Tomorrow is March 8, love, and bring me half an hour after the newspaper..."

Auguri affettuosi a tutte le Gentili Signore del globo terracqueo (davvero, senza ironia)
Affectionate greetings to all the Dear Women of the globe (indeed, without irony)
Francesco Dotti (satirico & gentleman part time)

Rotatoria Tour



Ho pensato di organizzare, per il prossimo anno, un "Rotatoria Tour".
I moduli per l'iscrizione verranno distribuiti al pronto soccorso del locale ospedale.
Vi aspetto numerosi.
Francesco Dotti

martedì 3 marzo 2009

Semafori truccati



Presentato il nuovo modello, con bancomat incorporato. È sufficiente oltrepassare l'impianto semaforico - il colore viene scelto automaticamente dall'intelligente marchingegno - e fermarsi oltre l'incrocio. Naturalmente dove è consentita la sosta. Dopodiché si torna indietro e si paga comodamente la sanzione, direttamente col bancomat, senza commissione.

domenica 1 marzo 2009

Facciaculismo



È facile fare della demagogia a buon mercato, usando le disgrazie degli altri, e abbracciare i malumori del popolo per ottererne il consenso.
Non hai il lavoro, hai una pensione da fame e ti mancano i soldi per arrivare alla fine del mese? Bene, io ti capisco, sono con te, e ti dico, anzi, te lo grido con tutta la forza che ho in gola, che sarebbe giustissimo che tu avessi più soldi. Tanto, a me, che mi costa? Mica me li levo dalle tasche! Poi, da qui a darteli ce ne corre!

Ognuno, tutte le volte che sale sui palchetti in piazza, lancia il suo originale messaggio "sulla crisi che ci attanaglia, sull'aumento dei prezzi, sull'assegno mensile ai disoccupati, ai precari e sulle pensioni che non bastano più", senza ricordarsi che per anni ci ha governato facendosi alleato il popolo con le promesse di appagare ogni sua aspettativa, e poi non ha mai fatto nulla.
E allora, quando si avventurano in simili dichiarazioni, non credete che ci dovrebbero anche dire da dove li prenderanno questi soldi? Qualcuno, per caso, ha mai sentito i nostri politici dire che si vogliono ridurre gli stipendi? Magari - tanto costa poco e fa un bell'effetto - qualche volta, in campagna elettorale, glielo abbiamo anche sentito dire, ma dal dire al fare....
Anzi, ci hanno sempre promesso "lacrime e sangue", e questa promessa è l'unica che hanno mantenuto. E ora siamo arrivati alla resa dei conti.
Un po' come dire: "Intanto pigliatevelo nel culo. Il dolore lo potrete sempre sentire, in comode rate mensili, dopo"
Francesco Dotti