mercoledì 17 febbraio 2010
Pozzo Sacro
Questa è l'immagine di un pozzo sacro che si trova nei pressi di Galtellì (NU). Il nome non lo so, ma siamo di sicuro in Sardegna.
Per trovarlo è stato davvero un problema, perché è in mezzo alla campagna e circondato da una boscaglia impenetrabile. Poi, quel giorno in cui lo scoprii pioveva a dirotto (quasi nove) e faceva un freddo bestia! Questi monumenti appartengono, se ben ricordo, all'epoca nuragica, e sono ascrivibili, più o meno, all'Età del Bronzo (ca. 1700 a.C.). In Sardegna sembra che ce ne siano circa tremila, e gli studiosi della materia hanno avanzato numerose ipotesi delle quali, onestamente, io non conosco quella esatta. Ma volendovi togliere la curiosità, potreste fare un'accurata ricerca ed avere le risposte che cercate. Perciò, tornando alle ipotesi, c'è chi afferma che fossero antichi osservatòri astronomici dai quali conoscere le eclissi e le fasi lunari, e quindi le stagioni; mentre c'è chi sostiene che fossero monumenti religiosi legati a pratiche oracolari e ordaliche, oltre che al "culto delle acque".
Nelle cerimonie ordaliche (riti cruenti nei quali l'accusato doveva superare alcune prove, sottoponendosi al giudizio divino, per dimostrare la propria innocenza o colpevolezza), colui che aveva commesso un crimine veniva immerso in queste acque e si attribuiva al giudizio del dio la sua salvezza o il suo annegamento.
Secondo la credenza (che in questo caso non è il mobile che ho in cucina), infatti, il dio viveva nelle acque sotterranee e si entrava in rapporto con lui scavando un pozzo che, tramite una scala, raggiungeva una vena d'acqua. E poi... erano cavoli di chi veniva giudicato.
Tra quelli che ora mi vengono in mente c'è quello di Santa Vittoria (a Serri, tra Barumini e Nurri, lungo la S.S. 128), di Sos Nurattolos (a Alà dei Sardi, tra Monti e Buddusò, se vi volete scapicollare lungo una salita sul fianco della montagna), la fonte nuragica Niedda e il Predio Canopoli (a Perfugas, tra Tempio Pausania e Sassari), il cui passato storico è ben custodito nel locale Museo Archeologico.
Ma forse il più famoso e bello è quello di Santa Cristina (nei pressi di Paulilatino, lungo la S.S. 131 Carlo Felice) che, oltre ad essere considerato un capolavoro architettonico che risale a circa mille anni prima di Cristo, è giunto fino a noi molto ben conservato. Vi sono piaciuto?
Naturalmente non prendete come oro colato tutto quello che vi ho detto, perché sono ignorante. Ma se volete saperne di più, è sufficiente fare una ricerca dei nomi che vi ho scritto e troverete chi meglio di me saprà togliervi ogni dubbio.
Francesco Dotti (archeoscooterista e blogtrotter part-time)
E questo è il solito acquerellozzo ispiratomi dalla sovrastante immagine del pozzo sacro, dal quale ho estirpato un po' d'erba (senza fumarla) e disposto il pietrame qua e là secondo i miei gusti.
Che, ovviamente, sunt non disputandum.
Ganzo, vero?
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Bel disegno con una tecnica difficile e grazie per le informazioni su dove trovare i luoghi.
RispondiEliminaCiao Giuseppe, detto da te, che hai un bellissimo blog, è davvero un bel complimento!
RispondiEliminaFa piacere lavorare quando gli amici apprezzano quello che fai.
Grazie, Francesco
Assoluta libertà per l'artista!!! Però mi tocca dirti che la prima impressione ricevuta è stata che si trattasse di un buco di... serratura, sai quelle che si usavano un tempo per le 'vecchie' chiavi. Del resto se ne vedono ancora in giro... Ciao.
RispondiEliminaAh, questa poi non me l'aspettavo! Un buco di serratura!!
RispondiEliminaMa come: uno si svena e dilapida mezza pensione per comprarsi gli acquerelli migliori, la carta più buona e i pennelli di marca per dipingere un pozzo sacro come si deve, e poi si sente dire che somiglia a un buco, e per giunta di serratura. Per vecchie chiavi, addirittura! Pazienza...
Giuro che non dipingerò mai più pozzi sacri. Ma neanche pozzi blasfemi. Mai più!!
Ciao Luigi, sei forte!
ciao
RispondiEliminadi nuraghi se ne contano circa tremila, di pozzi sacri qualche decina :)
Ciao Luca,
RispondiEliminagrazie per la precisazione.
Mi pareva d'aver letto da qualche parte che erano di più. Si vede che mi sono sbagliato.
Meno male, perché se fossero stati davvero più di tremila non ce l'avrei fatta davvero a vederli tutti... :-)