lunedì 4 febbraio 2013

Berlusconi e l'Imu

Il Cav ha detto che, come risarcimento per i danni subìti, ci restituirà l'Imu. Grazie, rispondiamo noi. Prego, dice Lui. Ma per poterlo fare dovrò avere la maggioranza assoluta, aggiunge. 
Giusto, diciamo noi. E noi te la diamo, o, perlomeno, ci proveremo. 
Però, visto che di "danni" si tratta, allora vogliamo come risarcimento gli interessi e, magari, anche i danni. Almeno quelli morali, per aver trascorso notti insonni e non aver potuto fare regali ai nipotini neppure per Natale.


A parte gli scherzi, l'ultima dichiarazione shock del Cavaliere sulla restituzione dell'Imu sulla prima casa, anche se da Berlusconi c'è sempre da aspettarsi qualche novità, ha lasciato tutti con un palmo di naso. Soprattutto per la scelta dei tempi in cui è stata resa nota: sufficientemente lunghi per poter essere impugnata dagli altri contendenti, e consentendo alle "malelingue" di versargli addosso ulteriori veleni. Infatti, non si sono risparmiate le critiche, immediate e velenose, fino a ipotizzare addirittura tentativi di blanda "corruzione per voto di scambio". A questo proposito, però, bisogna dire che anche da altre parti, viste le numerose promesse che di solito si fanno in campagna elettorale, potrebbe valere la medesima ipotesi. Ipotesi peraltro avvalorata anche dalle ultime dichiarazioni degli stessi Monti e Bersani - per fermarci ai due più agguerriti antagonisti del Cav - che, anche se non hanno parlato di "restituzioni", mi sono sembrati d'accordo sulla necessità di una "rimodulazione" dell'Imu per le fasce più deboli, e di una revisione dell'impianto fiscale in generale che tenda ad abbassare la tassazione portandola a livelli umanamente più sostenibili. 

Anche Monti, che del nostro malessere è in qualche modo responsabile avendoci governato caricandoci di tasse, ora pare "ravvedersi" dicendosi d'accordo su una modifica dell'Imu e della fiscalità generale. E anche il fatto che si attribuisca sempre e pervicacemente a Tremonti - e al governo Berlusconi - l'introduzione dell'Imu, non tiene mai conto del fatto che riguardava solo la prima casa e a partire dal 2014. Ma per comodi motivi elettorali questo importante particolare viene sempre trascurato, dicendo più semplicisticamente che "l'Imu l'ha messa Berlusconi". Infine, lo si accusa di averla votata durante il governo Monti - come del resto l'ha votata anche il Pd - senza tener conto che, se non l'avesse fatto, il governo sarebbe caduto e tutte le colpe sarebbero ricadute su di lui. 
Inoltre, tornando ai tempi in cui Berlusconi ha deciso di scoprire le proprie carte, bisogna riconoscere con onestà che l'averlo fatto con grande anticipo sui giorni del voto consente a tutti i suoi detrattori di potergli fare i conti in tasca e verificare se ipotesi simili siano effettivamente realizzabili oppure no. Sentendo in giro le varie "campane" - che non sono tutte "di parte" - questa volta non si tratterebbe delle solite fanfaronate berlusconiane.
Il fatto, poi, che, sia a destra che a sinistra, sia necessario avere una forte maggioranza per le necessarie modifiche che riguardano le leggi del nostro Paese: dalla Costituzione alla legge elettorale, compresa l'elezione diretta del Presidente della Repubblica da parte del popolo sovrano, per finire alla riduzione dei parlamentari, della burocrazia, delle Province e di tutto il resto, mi sembra una cosa evidente e legittima da auspicare. 






Termino con l'acquisto dei 90 (novanta) F-35, da molti definiti un "bidone" per i molti difetti di progettazione manifestati, soprattutto per la sofisticatissima elettronica (e noi li acquistiamo, difetti compresi, prima ancora che il progetto iniziale sia modificato), e per gli oltre 13 miliardi di euro che ci costeranno subito quei 90 esemplari nella versione più semplice, ma che saliranno a circa 40 per manutenzione e costi di esercizio. Pensate che ogni aereo costa, sempre nella versione più semplice, circa 200 milioni di dollari (pari all'incirca a 148 milioni di euro per ogni aereo). 
Inoltre, un'ora di volo di un F-35 costa il 55% in più rispetto a quella di un F-16, ovvero la bellezza di circa 26.000 euro! In pratica, il reddito annuale di un operaio per 1 (una) ora di volo di un solo aereo. E se consideriamo che ne acquisteremo 90, i conti si fanno in fretta. Ammesso che riusciamo a farli volare...  
Ma per ulteriori, utili informazioni, vi rimando alla puntata di "Presa Diretta", andata in onda su Rai 3 lo scorso 3 febbraio, che trovate a questo indirizzo e che vi consiglio di non perdere:  

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-03052556-4a49-4a6d-8249-7c59169b8890.html

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono sempre graditi. L'importante, per quanto possibile, è che non siano anonimi. Ma soprattutto che non contengano pubblicità.
Altrimenti non li pubblico e li cestino! 😉
Grazie per la comprensione 😊