mercoledì 13 febbraio 2013

Sanremo Crozza

A me Crozza piace. Non sempre. E gli preferisco di gran lunga Brignano. Sempre. Come si dice, è questione di gusti. Ma in questo caso, proprio per il fatto che l'appuntamento sanremese con la canzone italiana riveste la funzione di spettacolo "pubblico", si sarebbe dovuto rispettare fino in fondo questo ruolo. Per di più con un pubblico pagante, al quale l'ingresso a teatro è costato circa 170 euro per ogni serata; e con l'altro, a casa, cui l'abbonamento alla tivvù di regime quest'anno è stato aumentato a euri 113,50. Una bella sommetta, soprattutto per chi ha pochi soldi.
Se poi aggiungiamo il momento delicato che precede queste difficili e contestatissime elezioni, se io fossi stato negli organizzatori avrei rivolto l'intermezzo satirico verso altri temi. Magari, anziché a quelli politici, ormai triti e ritriti, mi sarei dedicato a quelli sociali e di costume. Gli argomenti non sarebbero certo mancati, avremmo riso lo stesso, sdrammatizzato il momento, e probabilmente non si sarebbe risentito nessuno.

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