MILANO 24/06/2014
Quaranta cartoonist contro il gioco d’azzardo
In occasione della Giornata Mondiale Contro le Droghe, il movimento No Slot ha presentato la mostra itinerante intitolata "Azzardo: non chiamiamolo gioco". La partenza, non a caso, proprio dalle scuole. Dove, insieme alle famiglie, l'educazione ha inizio. Ma la campagna contro il gioco d'azzardo, anche quello on-line, che lo Stato "sponsorizza" pelosamente vietandolo ai minori e invitando a "giocare consapevolmente" perché "può causare dipendenza patologica", prosegue rivolgendosi anche agli amministratori locali con la speranza che bandiscano per sempre dal loro territorio qualsiasi macchinetta "mangiasoldi". Che talvolta, nei casi più disperati, può diventare addirittura "mangiavita". Proprio la contingente crisi economica e le varie "manovre" (leggi tasse) dei vari governi messe in atto per racimolare soldi che molto spesso finiscono buttati in opere inutili o nelle tasche di tangentari senza scrupoli, infatti, oltre a impoverire il Paese intero correlano questi momenti difficili al gioco d'azzardo e a diventarne, prima o poi, da semplici fruitori a dipendenti. E quando questo accade, ormai è troppo tardi: siamo già malati!
La rassegna stampa, completa di video sulla Mostra, è visibile a questi indirizzi:
http://www.lelecorvi.com/
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Azzardo-no-gioco.aspx
http://www.vita.it/noslot/quaranta-cartoonist-contro-il-gioco-d-azzardo.html
http://www.articolo21.org/2014/06/azzardo-non-chiamiamolo-gioco/
E ricordate sempre che: "Vincere" non è per niente facile, e anche qualora vi riusciste, dopo aver speso molto più di quanto avete vinto, sarebbe una eventualità talmente remota da sconsigliare i più attenti di provarci. L'unica vincita sicura, date retta, è quella di tenerci nel portafoglio i nostri soldi!
Caro Francesco, parlando di giochi di qualsiasi tipo, pure il gioco d'azzardo che ci guadagna alla fine è sempre lo stato.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana.
Tomaso
Se aspettano soldi da me, dovranno aspettare parecchio. Non gioco schedine, non faccio scommesse, né gioco al lotto, né frequento sale Bingo.
RispondiEliminaL'ultima volta che ho preso un "gratta e vinci" (da 1 euro, ricevuto come resto), mi pare che sia stato una ventina d'anni fa, a Siena. Se ben ricordo vinsi una decina di euri, che alla prima occasione spesi forse in benzina o in acquisti per mangiare. Sono certo che se li avessi "re-investiti" in nuove... grattate li avrei persi del tutto!
Certo che di questo passo non vincerò mai un soldo, ma continuando a tenermi quelli che ho è pur sempre una vincita anche questa. Che ne pensi?
Un caro saluto e a presto,
Francesco