Indipendentemente dai fattori climatici e dalle latitudini, pare che nel nostro amato Belpaese il terreno sia favorevolissimo alla coltivazione delle... "cricche". Che, insieme alla "ghenga", rappresentano una particolare tecnica, non certo agricola, ma che in ogni caso assicura, in epoca di mietitura, lauti raccolti a chi decida d'intraprendere tali attività. In parole povere, da noi si ruba benissimo e il letame per concimare questo terreno non scarseggia di certo. E per citare un famoso detto popolare, addomesticato per la bisogna, verrebbe da dire che "la mamma della corruzione è sempre incinta"!
Così avviene che i cittadini costretti a subire simili angherie s'incazzino e chiedano a gran voce, talvolta usando parole forti, giustizia, legalità, diritti e dignità. Ma soprattutto che i loro soldi, quelli che pagano di tasse, vengano spesi bene e che non finiscano nelle tasche di loschi figùri che li useranno unicamente per finanziare i loro sporchi interessi.
E se ancora avviene che gli afflitti ne invochino a gran voce l'interdizione perenne dai pubblici uffici, la galera, la gogna, non solo mediatica ma reale: quella delle uova marce e delle verdure fradicie in faccia, a tentar di ridimensionare e sminuire gli emetizzanti rigurgiti ecco venir fuori il "populismo", il "giustizialismo", la "demagogia". Ma non è così.
La gente, quella onesta, si è già rotta i coglioni da un pezzo!
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