La discriminazione tra uomo e donna che viene fatta attraverso l'uso della lingua in questi ultimi mesi connota e marchia ormai come "sessista" colui il quale, soprattutto nell'attribuzione di titoli professionali, ostentando uno sfrenato andromorfismo, privilegi il genere maschile. Perciò d'ora in poi, per rendere davvero onore alle pari opportunità di genere, anche se promiscuo, è caldamente raccomandato l'uso di sindaca, assessora, ministra, deputata, ingegnera, architetta, rettrice. Perciò in campo sanitario avremo il medico e la medica (o medichessa?), il dottore e la dottora (o dottoressa?), il chirurgo e la chirurga, e l'otorina/o, che, a seconda del genere, potrebbe mutare in "laringoiatra" se femminile, o "laringoiatro" se lo specialista è maschio. E poi ancora prefetto e prefetta (da cui la frase "Ohé! Qui nessuno è prefetto!"), avvocato e avvocata (o avvocatessa?), il questore e la questrice, il pastore e la pastrice (horribile dictu!), l'arbitro e l'arbitra, il fattore e la fattrice (e mai la fattura, soprattutto se senza Iva).
E se normale ci potrà sembrare dire "la geometra", di contro, se maschio, ci risulterà alquanto bruttino "il geometro". Anche se è un Adone. Come il notaio e la notaio (o la notaia?), indipendentemente dal fatto che tutto ciò possa a prima vista apparire ridicolo, soprattutto quando nella nostra bella lingua sono anni che l'articolo concorda col nome, oggi non sappiamo più chi concorda con chi o che cosa. Così come nelle ferrovie avremo la capatreno, la capasquadra, la capastazione, la manovratora, la deviatora e la macchinista (sostituta del macchinisto), una regola a parte esiste per la capatosta e la capafrisca. Ma siccome il "gentil sesso", pardon, le signore (inteso al femminile), oggi intraprendono anche la carriera militare, soldati e soldate (o soldatesse) potrebbero imbattersi sempre più spesso in una caporala, una sergent(a) o brigadiera, una maresciall(a), ma anche in una tenent(a). Che, se di carriera, presto sarà promossa capitana, maggiora (meglio se... "maggiorata"), tenenta colonnella e colonnella o addirittura generala. Perché ce n'erano pochi...
Per finire con la pasta con le sarde, senz'altro migliore della pasta con i sardi, tra l'altro di complessa realizzazione e che fa regola a sé.
Parola di vignettista. Anzi, mi correggo: vignettisto.
Cara Francesco, tu con le tue belle vignette ci fai sempre un po sorridere, ne abbiamo bisogno.
RispondiEliminaBuona giornata caro amico.
Tomaso
Amen.
RispondiEliminaF.to
L'ingegnera, nonchè figlia del geometro
PS: l'unica persona ad aver risolto elegantemente il problema di come chiamarmi è stata al portinaia del mio ufficio, per lei ero la dottoressa, senza esitazione alcuna!
Ciao Tomaso, grazie per la visita, come sempre gentile e gradita, e per il benevolo commento. Ti ricordi che ti avevo detto che avevo preso un colpo d'aria, e che con una aspirina e una sudata avrei risolto tutto? Bene. Mi sono fatto una settimana con la febbre, e per guarire(quasi) del tutto mi c'è voluto addirittura l'antibiotico! Ora sto un po' meglio. Me ne sono accorto perché sono riuscito a fumarmi una quindicina di sigarette tossendo molto di meno :) :)!
RispondiEliminaUn caro saluto e buona notte,
Francesco
Buona sera Egr. Ing.ra, fi.glia del Geom.tro, piacere di risentirti ogni tanto.
RispondiEliminaCome ho detto a Tomaso, nei giorni scorsi sono stato un po' costipato & malaticcio, ma ora mi sto riprendendo. Figurati che credevo di aver preso l'ebola o la tbc, invece era una semplice (si fa per dire) laringite. Così ho fatto scorta di propoli ed echinacea, che mi sono cacciato in gola in dosi da caserma, ma se non avessi preso l'antibiotico starei ancora languendo, ahimè, febbricitante in un fondo di letto! Forse, aspettando addirittura la morte come una liberazione dai pizzicori di gola e dai duri catarri...
Da ieri, però, finalmente ho ripreso a fumare a tutto spiano, e anche se da un polmone sono ancora rauco, con l'altro invece ho ripreso a parlare benissimo!
Un caro saluto e buona notte anche a te,
Francesco