Monti fa la "vittima" e tira in ballo i "poteri forti". In breve, dice che "non lo sostengono più".
Ma come sarebbe a dire? Appena eletto tutti lo accusavano di essere vicino a questi "poteri forti", così lui s'era subito sperticato a smentirne la vicinanza negandone pure l'esistenza. E adesso cosa fa: ne sostiene l'abbandono?
Insomma: questi "poteri forti", ci sono o non ci sono?
Ormai siamo governati dai banchieri e dalle agenzie di rating. Siamo passati dalla classica padella alla rovente brace, e tra le ipnotiche ricerche di una più equa "spending review" e gli inutili bivacchi degli slogan "salva Italia" e "cresci Italia", forse l'unica cosa di utile che il governo Monti ha fatto - a parte gli aumenti indiscriminati delle tasse e gli strangolamenti di quei colli più a portata di mano - è stata quella di farci capire quanto valeva la nostra classe politica.
Per tutto il resto, come prima, più di prima, si... galleggia. Ma soprattutto si tace, e non si rilasciano interviste. E se qualcuno si lamenta dei fischi che riceve dalla gente - visto che nei "palazzi" del potere tutto è rimasto com'era -, è mai possibile che non si domandi del perché di quei fischi?
O, magari, si aspettava gli applausi?
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