mercoledì 27 giugno 2012

Vertice Bruxelles




In questi giorni che precedono il vertice europeo a Bruxelles continuiamo a sentirne di tutti i colori. Ma, com'era prevedibile, unicamente per quanto riguarda i "soliti fessi". Per gli altri: cioè l'intoccabile casta politica e ciò che le ruota attorno, tutto resta com'è. Si discute, si vocifera di "spending review", di "piante organiche" da rivedere, si promette e si propagandano soluzioni miracolistiche, ma quando si tratta di stringere sui tagli che direttamente dovrebbero riguardarla non si decide mai a chi toccherà scaricare il fatidico barile. E ci vuole poco a capire che ancora una volta lo scaricheranno i "soliti fessi". In maniera "diretta" o, a scelta, "indiretta", ché va bene lo stesso. Come ci riusciranno, poi, al punto in cui ci hanno portato, non lo so proprio. Il sangue lo abbiamo quasi finito, e quel poco che ci resta ci serve giusto per sopravvivere. Perciò i casi sono due: o ci levano anche quello e poi dovranno cominciare a dissanguarsi tra di loro ballando sui nostri cadaveri, o ce ne ridanno un po' ma contemporaneamente dovranno iniziare a tagliarsi qualcosa.


E su cosa tagliarsi avrei già un'idea, ma non ve la dico. Lascio a voi la scelta.  
Mentre già si sente circolare una voce sinistra a proposito del mancato pagamento delle prossime tredicesime agli statali, Giuliano Amato, in una recente intervista, dice che "non pensa a una patrimoniale, ma a un uso «volontario e redditizio» del risparmio". Perché allora non inizia lui, a fare il "volontario"? Con oltre 31 mila euro (lordi) al mese farebbe del bene a un sacco di gente...

fonte:  http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=0MzfuazNJaM#! 
 

fonte:


Da pochissimo, abbiamo votato un referendum per l'abolizione di alcune province e costato una... paccata di soldi - come direbbe qualcuna -, ma non si sa più nulla; del finanziamento pubblico ai partiti, lo stesso. E tra un po', il primo di luglio, ci sarà ancora in ballo quella cospicua fetta - oltre 90 milioni di euro - che molti a gran voce volevano devolvere ai terremotati... motati... tati... ati... ti..., di cui l'eco della devoluzione si è ormai spenta.


Liberalizzazioni: a che punto siamo? Privatizzazioni: che fine hanno fatto? E poi, siamo davvero sicuri che non si rivelino come semplici equilibrismi economici di "maquillage statale" che però nella sostanza lasciano tutto come prima? 
Intanto, in vista del "dopo Monti", mentre nugoli di avvoltoi stringono cerchi sempre più stretti su un governo dalle mani legate, fervono i preparativi sulle "primarie", su improbabili aggregazioni di "progetti condivisi" - salvo divergere, in seguito, a elezioni avvenute -; sui camuffamenti dei partiti che diventano "movimenti di cittadini" e altre inutili chiacchiere che magari noi (anzi, voi), cedendo di nuovo alle blandizie, avalleremo (anzi, avallerete) dando loro ancora una volta quel credito che non meritano. 
E così, mentre il Paese sprofonderà definitivamente in quel baratro dove una classe politica inetta da anni lo conduce - bendato - per mano, loro continueranno a blaterare su "assembleee", "regole statutarie", "carte d'intenti" e "soggetti unitari".
Intanto il governo chiuderà presto per ferie, alla faccia nostra e dei nostri figli! 

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