Il doloroso episodio che ha coinvolto un bambino di Cittadella, suscitando numerose reazioni e riflessioni, ci riporta prepotentemente al dramma di tanti bambini e ragazzi, figli di coppie di sposi che avevano sognato un futuro di comunione e, invece, si trovano a misurarsi con la lacerazione del loro rapporto di amore. Talvolta, trascinati da rabbia o sensi di colpa, papà e mamma separati appaiono disattenti nei confronti dei loro figli, del loro vissuto interiore, del loro dramma. Non a caso uno degli slogan, più volte esposti in questi giorni dinanzi alla scuola di Cittadella, recita «I bambini hanno voce».Buon inizio della settimana un saluto Riz,aspettando un tuo saluto.
Benvenuto, Riz, e grazie per il tuo intervento che pubblico molto volentieri. Ciò che porti a sostegno del tuo accorato commento lo condivido in pieno. I figli, specialmente quando sono in età di poter ragionare da soli, andrebbero ascoltati. Purtroppo, invece, le leggi spesso non interpretano adeguatamente affetti e complicate situazioni personali, lasciando ai giudici il difficile compito di decidere. Nondimeno le coppie, che più passano gli anni e più sono impreparate a svolgere l'impegnativo ruolo di genitori, mettono allegramente al mondo dei figli senza pensare responsabilmente a ciò che stanno facendo. I figli non sono oggetti. Non sono, come diceva il buon Totò, "fiaschi che si abboffano!" Per il caso specifico di questo bambino, poi, avrei imposto ai genitori l'obbligo di osservare la legge (o sentenza), senza tirare in ballo le forze dell'ordine costringendole a svolgere un compito che, a mio parere, avrebbe dovuto essere portato avanti da un assistente sociale o comunque da personale altamente qualificato. Le "robe da caserma" lasciamole ai soldati. Concludo dicendo che se al posto del nonno ci fossi stato io, per fermarmi mi avrebbero dovuto sparare! Altro che denuncia per resistenza e oltraggio! Un caro saluto, grazie di nuovo per la gradita visita e a presto, Francesco
Buonanotte Francesco,è vero il mestiere dei genitori è molto difficile, comunque siamo noi a rendercelo difficile ,ma in realtà è molto semplice ,basta amare i propri figli ,Non si può essere genitori perfetti.Perche l'essere umano non è perfetto in natura è impossibile, si devono tenere sempre a mente dei principi importantissimi, semplici ma fondamentali: I figli non sono appendici dei genitori Si devono sempre seguire le attitudini dei figli e mai i propri sogni,il bene per i figli deve superare qualsiasi ostacolo Riz
Ciao Riz, mi sembra che abbiamo già detto tutto. La "legge", in cose come questa, ci dovrebbe entrare coi piedi felpatissimi. E comunque sempre intervenendo prima sugli adulti. Ai bambini ci si arriva in seguito, coi dovuti modi e il sostegno adeguato. Buona notte, Francesco
I commenti sono sempre graditi. L'importante, per quanto possibile, è che non siano anonimi. Ma soprattutto che non contengano pubblicità. Altrimenti non li pubblico e li cestino! 😉 Grazie per la comprensione 😊
Sconcertante caro Francesco.
RispondiEliminaTomaso
Già!
RispondiEliminaE davanti a tali immagini non riesco ad aggiungere altro neppure io.
Un caro saluto e buon fine settimana,
Francesco
Sono senza parole....e tu sei stato molto bravo a rappresentare con questa vignetta questa episodio sconcertante!!!
RispondiEliminaBuon fine settimana Francesco.
Ti ringrazio, Francesca.
RispondiEliminaI bambini meriterebbero molto più rispetto.
Buon fine settimana anche a te e grazie per la graditissima visita,
Francesco
Il doloroso episodio che ha coinvolto un bambino di Cittadella, suscitando numerose reazioni e riflessioni, ci riporta prepotentemente al dramma di tanti bambini e ragazzi, figli di coppie di sposi che avevano sognato un futuro di comunione e, invece, si trovano a misurarsi con la lacerazione del loro rapporto di amore. Talvolta, trascinati da rabbia o sensi di colpa, papà e mamma separati appaiono disattenti nei confronti dei loro figli, del loro vissuto interiore, del loro dramma. Non a caso uno degli slogan, più volte esposti in questi giorni dinanzi alla scuola di Cittadella, recita «I bambini hanno voce».Buon inizio della settimana un saluto Riz,aspettando un tuo saluto.
RispondiEliminaBenvenuto, Riz, e grazie per il tuo intervento che pubblico molto volentieri. Ciò che porti a sostegno del tuo accorato commento lo condivido in pieno. I figli, specialmente quando sono in età di poter ragionare da soli, andrebbero ascoltati. Purtroppo, invece, le leggi spesso non interpretano adeguatamente affetti e complicate situazioni personali, lasciando ai giudici il difficile compito di decidere.
RispondiEliminaNondimeno le coppie, che più passano gli anni e più sono impreparate a svolgere l'impegnativo ruolo di genitori, mettono allegramente al mondo dei figli senza pensare responsabilmente a ciò che stanno facendo. I figli non sono oggetti. Non sono, come diceva il buon Totò, "fiaschi che si abboffano!"
Per il caso specifico di questo bambino, poi, avrei imposto ai genitori l'obbligo di osservare la legge (o sentenza), senza tirare in ballo le forze dell'ordine costringendole a svolgere un compito che, a mio parere, avrebbe dovuto essere portato avanti da un assistente sociale o comunque da personale altamente qualificato. Le "robe da caserma" lasciamole ai soldati.
Concludo dicendo che se al posto del nonno ci fossi stato io, per fermarmi mi avrebbero dovuto sparare! Altro che denuncia per resistenza e oltraggio!
Un caro saluto, grazie di nuovo per la gradita visita e a presto,
Francesco
Buonanotte Francesco,è vero il mestiere dei genitori è molto difficile, comunque siamo noi a rendercelo difficile ,ma in realtà è molto semplice ,basta amare i propri figli ,Non si può essere genitori perfetti.Perche l'essere umano non è perfetto in natura è impossibile, si devono tenere sempre a mente dei principi importantissimi, semplici ma fondamentali:
RispondiEliminaI figli non sono appendici dei genitori
Si devono sempre seguire le attitudini dei figli e mai i propri sogni,il bene per i figli deve superare qualsiasi ostacolo Riz
Ciao Riz, mi sembra che abbiamo già detto tutto.
RispondiEliminaLa "legge", in cose come questa, ci dovrebbe entrare coi piedi felpatissimi. E comunque sempre intervenendo prima sugli adulti. Ai bambini ci si arriva in seguito, coi dovuti modi e il sostegno adeguato.
Buona notte, Francesco