A Cagliari, dopo un'interminabile attesa, finalmente sono state rilasciate le autorizzazioni per la vendita dei ricci negli appositi chioschi attrezzati.
Questo gustoso pesc... lumac... anim..., insomma questo organismo marino vivente dal nome quasi impronunciabile e appartenente alla famiglia degli echinodermi, è molto gradito ai cagliaritani.
Essi, infatti, nei mesi invernali che vanno da novembre ad aprile, sono soliti affollare i litorali cittadini per dar luogo a pantagrueliche mangiate di paracentrotus lividus (ve lo avevo detto che ha un nome impossibile), accompagnandoli con pane e vino bianco.
La parte commestibile è l'interno, le uova, di colore rosso corallo, e mai l'esterno, di colore rosso bruno (le femmine di riccio), pieno di pericolosi aculei.
Nelle foto che seguono, alcune postazioni avanzate dedicate alla degustazione di ricci sul litorale di Su Siccu, nei pressi della Basilica di N. S. di Bonaria.
Questo, invece, è un polpo: "Octopus vulgaris", prima di essere cucinato o "alla diavola", o con le patate. Ma anche in "insalata", bollito e poi condito con aglio, olio, limone e aceto balsamico, prezzemolo e peperoncino è una vera leccornia.
Cara Francesco, mia moglie a gustato con gli occhi questo ben di Dio!
RispondiEliminaa me non piace tanto il pesce e tutti i frutti di mare la lei ne va pazza!
Buona settimana, amico.
Tomaso
Carissimo Tomaso, tua moglie ha ragione. Sono delle vere prelibatezze.
RispondiEliminaDi ricci, ne ho assaggiati un paio tanti anni fa, quando me li pescavo da solo a Santa Teresa di Gallura, ma non ne vado pazzo.
Preferisco di gran lunga il polpo, in insalata o alla "diavola" (sugo di pomodoro, peperoncino e una punta di aceto), e quando posso me lo faccio cucinare da mia moglie che è una bravissima cuoca!
Per questo, non riesco mai a dimagrire...
Un caro saluto, Francesco