mercoledì 12 giugno 2013

Trattore vecchio



Fotografai questo vecchio trattore agricolo durante uno dei miei viaggi in Alabama nella prima metà del Secolo scorso. Eravamo alle soglie della crisi del ’29, il tristemente famoso “giovedì nero”, e già si respirava nell’aria quello che di lì a poco sarebbe successo. Le industrie, soprattutto quelle pesanti, si erano talmente appesantite che non si muovevano più, e il settore edilizio stava subendo una recessione così forte che lo stesso Aquila Rossa, valoroso sakem delle tribù indiane dei Creek, nonostante i numerosi annunci, non era riuscito a vendere il suo tepee a 18 pali da 8 metri cadauno, con annesso locale di sgombero e stalla per il cavallo neppure per pochi dollari. Ma anche le zone rurali circostanti non stavano meglio e subirono un grave crollo dei prezzi a causa della diminuzione della domanda. Io, quindicesimo rampollo di una famiglia di agricoltori della campagna pistoiese, ricordo che ero partito con l’intenzione di trovare un buon trattore di seconda mano che ci potesse alleviare il lavoro nei campi, a quei tempi assai duro e faticoso. Dicevano che colà, in America, complice la mortale morsa della crisi, sarebbe stato facile trovare ottime occasioni, e infatti un nostro vicino era tornato da poco con una potentissima locomobile agricola a testa calda: un Richard Hornsby & Son da oltre 600 cavalli. Pensate che Aquila Rossa, quando lo venne a sapere, gli avrebbe ceduto volentieri anche il suo, di cavallo, sempre tenuto in garage e regolarmente tagliandato, a patto però che si fosse preso in blocco pure il tepee e le sette mogli che aveva sparse per il villaggio, ma il nostro vicino non accettò perché già aveva, oltre a una moglie, anche la suocera a carico.
Per farla breve, girando l’Alabama in lungo e in largo, spingendomi fin oltre il fiume Taliapoosa con alcune puntate anche sulle Colline Nere, in territorio Sioux, una mattina di un settembre che volgeva alla fine, vidi, seduto in un caffè che non pensava a me, un indiano con la testa piena di penne e un cane accoccolato ai suoi piedi.
Domandai al barista se quell’indiano pennuto fosse per caso Presbìtero.  “Assolutamente no  – rispose il barista -, è Cavallo Pazzo col suo cane pazzo che aspetta che dia un tozzo di pane al suo povero pazzo cane!”“Ah - gli risposi -, perché poco fa sotto l’albero del tiglio ho veduto il grano e il loglio e un prezioso quadrifoglio. Io cercavo l’erba-voglio, tra le foglie sotto il tiglio, ma ho trovato solo miglio e un cespuglio di cerfoglio! Conosce qualcuno che vende trattori usati?” “A quest’ora no – disse il barista -, provi in Questura tra un’ora, se il Questore non s’adira per l’ora!” 
Capii che non era la giornata adatta e lasciato cane, indiano e barista ripresi la via del ritorno. Rientrato a casa, in quel di Pistoia, dissi che trattori non ce n’erano più e che l’ultimo l’avevano venduto a quel nostro vicino. L’unico trovato sul mercato, ma non in vendita perché il proprietario ci si era talmente affezionato che dormiva con lui, è il trattore della foto. Dissi anche che gli avevo chiesto il permesso per un paio di scatti e, nonostante di quel trattore fosse gelosissimo, me lo aveva accordato. Quella che vi mostro è l'unica immagine "ufficiale" che potei scattare.
Non è un granché, perché le macchine fotografiche di quel tempo, a lastra di rame e ioduro d’argento, con fissaggio a vapori di mercurio favorevoli in Pesci, se potevano avere una congiunzione astrale in Cancro o Capricorno che favorisse le proprie scelte, avrebbero di contro avuto difficoltà professionali o nello svolgimento di incarichi specifici per i nati nella prima decade.
Ma questa è un’altra storia.

4 commenti:

  1. Cara Francesco, mi sono un po divertito leggendo questo bel racconto! Qui troviamo di tutto, realtà e fantasia...
    Buona serata con un sole che se ne va

    Tomaso

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  2. Ciao Tomaso, lo so che ti diverti!
    E io, che sono un po' malandrino, sapendolo, queste fesserie le scrivo apposta.
    Un abbraccio,
    Francesco

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  3. Scusa Cecco, premetto che il post mi piace molto, ma facendo qualche calcolo tu dovresti avere cento anni, se nel '29 eri in Alabama (lol).
    Mi è paiciuta molto la vignetta sul suggerimento ai politici. Buon WE.

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  4. Carissimo Elio, grazie per la... "piacenza" del post, che apprezzo moltissimo.
    Devi sapere che gli anni che ho li nascondo così bene che non ricordo neppure dove li ho messi.
    Eppoi seguo anche certe diete indiane suggeritemi da un amico fakiro, che se vuoi potrei farti avere. Naturalmente a pagamento!
    Un abbraccio e buon fine settimana,
    Francesco

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