giovedì 13 giugno 2013

Cagliari, strade, buche e degrado


E poi, a Cagliari, oltre al degrado del Poetto - che però ci garantiscono verrà riqualificato da Marina Piccola fino all'Ottagono a partire dalla fine di quest'anno - vedi immagini e leggi qui:

http://cagliari.globalist.it/Detail_News_Display?ID=78105&typeb=0 

si somma quello delle strade cittadine. Qui siamo in Viale Marconi, che nel 2009 è stata considerata la strada più pericolosa di Cagliari a causa dell’asfalto in pessime condizioni.
E quand’anche lo rimettano a posto, l’asfalto, e magari ti sembra bello liscio e rifatto da poco, attento! C’è sempre qualche buca in agguato che ti attende.
Come quelle due, in sequenza, a poca distanza l’una dall’altra, che ti ritrovi sulla traiettoria delle ruote poco prima dell’incrocio con Via Vienna, all’incirca tra il civico 137 e 139, scendendo verso Quartu S. Elena. 


 Questo automobilista è riuscito a evitarla...

 ... mentre questo ci sta finendo dentro!

Siccome sono difficili da scansare perché c’è anche l’ombra degli alberi, se per caso all’ultimo momento le vedi e le vuoi evitare sei costretto a un pericoloso zig-zag, col rischio di finire addosso a qualcuno che ti affianca in quel momento. Perché in certe ore della giornata il Viale Marconi si percorre quasi tutto in doppia fila. Inoltre, se mentre guidi devi essere costretto a guardare sempre per terra per evitare le buche, sei distratto e rischi d’investire un pedone sulle strisce o di finire addosso a qualche macchina che ti arriva di fianco. 
Come glielo spieghi, ai vigili, alla Stradale o ai periti dell’assicurazione del perché hai cambiato repentinamente direzione “senza prima segnalarlo”, oppure perché il tuo vicino di corsia si trovava lì in quel momento, pur non potendolo fare perché è “vietato dal Codice della Strada”, come altrettanto vietato è investire i pedoni sulle strisce? Magari, umanamente ti capirebbero, ma resta il fatto che non si poteva fare. Se invece riesci a frenare bruscamente per “ammorbidire” in qualche modo l’urto, rischi un tamponamento. Ed è anche peggio. 
Così, in quelle maledettissime buche, ci finisci inesorabilmente dentro. Non senza aver subito dopo rivolto un accorato pensiero alle mamme degli Assessori alle Buche & alle Voragini Stradali che quelle buche non hanno provveduto a tappare. Perché con l’automobile, al massimo ti spacchi una gomma o ti rovini l’avantreno, ma se ci finisci dentro col motorino la prossima fermata, anziché farla a casa tua, la fai di sicuro all’ospedale! Sì, però il Comune è assicurato, dice, e se fai la denuncia ti rifonde i danni! E chissenefrega non ce lo metti?
Perché passi per i danni alla carrozzeria o alle ruote, ma quelli irreversibili di dover trascorrere il resto degli anni con qualche vite in un piede o una placca di titanio saldamente avvitata su tibie e femori, o, peggio, su una sedia a rotelle a respirare con una cannuccia, chi me li ripaga? Perché dovete sapere che la mia mamma, quando mi ha fatto, mi ha partorito sano e non con le placche, con le viti e tantomeno sulla sedia a rotelle, e allora perché cazzo mi dovrei far rovinare quel che mi resta da vivere da un paio di amministratori che potrebbero fare altri lavori?
Con tutti i pomodori che ci sono da raccogliere in giro…
Così m’incazzo. Perché stamani, più o meno verso le 13, è successo a me, sullo scooter, mentre andavo a prendere mia figlia. E c’è mancato davvero poco che non finissi per terra. Capito allora perché m’incazzo come una jena?
Per ulteriori approfondimenti, vi rimando a:

 
dove il problema strade cittadine, anche se la rassegna stampa risale al 2009, viene ampiamente trattato con dovizia di particolari.
E poi c’è la banchina, con la riga bianca disegnata sulle erbacce e lo spazio “riservato” ai pedoni “equilibristi”. 



 Quello parcheggiato sulla banchina di terra e stoppie, in fondo a destra, 
è il mio scooter.
Per scendere, ho dovuto aspettare che non venissero macchine. 
Perché se scavalcavo a sinistra mi investivano, se scavalcavo a destra 
ruzzolavo in cunetta...

Con le macchine che ti sfrecciano vicino, sfiorandoti i lombi. Percorrendola, c’è il rischio che qualcuno ti carichi sul cofano o che ti resti la busta della spesa attaccata a qualche specchietto.
Però c’è la riga bianca!...
Ne riparliamo alle prossime elezioni…

6 commenti:

  1. Caro Francesco, credo che da nord a sud e in tutte le isole sia la stessa cosa!!!
    Ci resta solo la speranza che avvenga un miracolo!!!
    Una mia battuta!!! "Cera uno che faceva miracoli! alla fine è finito in croce!
    Coraggio cara amico spera sempre.
    Tomaso

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  2. In realtà non solo di Cagliari,in quella classifica del 2009 Viale Marconi era tra le prime dieci strade più pericolose e trafficate d'Italia(credo fosse al 7 o 8 posto)
    Pensa te...almeno in questo campo siamo un eccellenza del nostro paese:-))
    Comunque è veramente in condizioni pietose......
    Ciao caro,un abbraccio!

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  3. Ciao caro Tomaso, purtroppo è come dici tu: più o meno ovunque è la stessa cosa. I Comuni non hanno soldi e molte volte quei pochi che hanno li spendono male, e chi ci rimette siamo noi. Però io non voglio né finire in croce, né dentro una buca, e allora combatto contro le ingiustizie. Fino a quando avrò fiato!
    Grazie della bella e gradita visita, un abbraccio,
    Francesco

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  4. Ciao Franz, infatti sospettavo una cosa del genere e mi pareva di averla anche letta da qualche parte. Ma nel dubbio, come si dice, mi sono astenuto dallo scriverla.
    In ogni caso è una vergogna! Senza contare quanto ci costa già mantenere una macchina tra tasse, benzina, parcheggi, multe (spesso ingiuste) e ricordami quello che ho dimenticato, se poi ci dobbiamo aggiungere anche le spese del meccanico c'è di che incazzarsi, eccome!
    Poi si meravigliano perché la gente non va più a votare!
    Ciao bello, un abbraccio anche a voi e leggiti del mio viaggio in Alabama...

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  5. Sai Cecco, tutto il mondo è paese. Qui hanno dato la priorità alle linee del tram e, al contrario, l'asfalto si sta distruggendo. Sapessi le schivate che devo fare in bici, cosa molto pericolosa come tu ben saprai. Buonanotte.

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  6. Caro Elio, ti capisco benissimo!
    Passi per le macchine, ma sulle due ruote è davvero pericoloso.
    Ci vorrebbe un carrarmato!
    Peccato che "tutto il mondo sia paese". Non è davvero confortante...
    Buona domenica e grazie della visita,
    Francesco

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