lunedì 31 marzo 2014

Parco Molentargius


Stamani, approfittando del calo dell'inflazione e non avendo nulla da comprare, ho inforcato il mio vecchio cavallo d'acciaio a 37 rapporti più o meno giapponesi e ho diretto il manubrio verso i soliti luoghi. Che oramai anche voi, come me ché vi ci porto spesso, avrete certamente imparato a memoria. 
Con la pedalata lenta, fiaccata dagli ozi invernali e dalle sigarette, ho preso quindi la straduccia sterrata che mena verso il meraviglioso Parco del Molentargius alla scoperta di cose nuove. Le quali, anche se nuove talvolta non sono, lo diventano però a seconda dell'ora e della luce che illumina quel bendiddìo che la Natura ci ha dato e che l'Uomo mi auguro non rovini. All'uopo, mi sono tirato appresso, mettendole in una bisaccia dietro la schiena, due vecchie fotocamere digitali che non mi hanno mai tradito e... via di corsa. Si fa per dire...
La primavera - ah, quanto la desidero! -, anche se tarda ad arrivare, ha iniziato a colorare di fiori e di germogli alberi e prati; gli uccellini cinguettano nei nidi, e le rondini... ma che dico? Questa è un'altra storia.



Fichi d'India lungo la strada


 Questo è uno dei numerosi ingressi del Parco


 Sullo sfondo, oltre i fiori e la staccionata, la "magica" visione di Cagliari


Idem, come sopra, ma Cagliari è più vicina. 
E con i fichi d'India come primo piano


 Questa, invece, è la "Sella del Diavolo". 
Con il porticciolo di Marina Piccola e l'inizio della spiaggia del Poetto


Questo è uno dei numerosi canali di alimentazione delle ex Saline di Stato. 
L'acqua, prelevata dal mare tramite un'idrovora (quella del Rollone, che già conoscete), viene indirizzata dove serve


 La schiuma, sollevata dal leggero vento di Libeccio, svolazza allegramente per ogni dove. 
Sì, ma dove? Semplice: per ogni...


 Questo è uno dei canali delle Saline. Tra loro comunicanti, per mezzo di chiuse riforniscono d'acqua i numerosi stagni


 Qui di solito mi fermo a bere. Come stamani. D'estate, invece, oltre a bere mi faccio anche la doccia dopo il bagno. E non sono l'unico! 
Ringraziamo il Comune per il prezioso servizio fornito


Infine, per chiudere in bellezza, cosa c'è di meglio di una gita in barca?
Una bottiglia, una coperta e... via verso ignoti lidi

 
La gita è finita. Se vi è piaciuta, dopo aver ripreso fiato ho in mente di farne un'altra. Tanti saluti a tutti e... alla prossima!

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