domenica 2 marzo 2014

Salva Roma



Per l'ostruzionismo (secondo me condivisibile) di Lega e M5S che avevano presentato numerosi emendamenti, il decreto "Salva-Roma" prima è stato fermato e poi, dopo le opportune modifiche, approvato. La prima bozza ("ostruzionata" dai contrari), insieme al "Salva-Roma", pare contenesse anche norme a favore degli alluvionati della Sardegna, dei terremotati abruzzesi ed emiliani, dei finanziamenti per l'Expo 2015 e dei cosiddetti "affitti d'oro" (cioè della possibilità di disdire, da parte delle amministrazioni dello Stato compresi gli Enti locali, con 30 giorni di preavviso quei contratti d'affitto giudicati onerosi e quindi ristabilire la vecchia norma che prevede il recesso solo se presentato entro il 31 dicembre di ogni anno). Così tutti se l'erano presa con la Lega e il Movimento 5 Stelle accusandoli di aver bloccato anche i soldi per i terremotati e gli alluvionati. Se vi ricordate, era successo in precedenza anche per l'altro decreto - quello che scatenò la "rissa" alla Camera - che, per farlo passare, all'ultimo minuto fu "ghigliottinato". Anche in quel decreto erano contenuti due provvedimenti tra loro lontanissimi: le norme per il pagamento dell'Imu, e i famosi 7 miliardi e mezzo di Banca d'Italia. Così, se lo avessero bloccato, non avrebbero fatto quello che era stato definito un "regalo" alle banche ma i Comuni si sarebbero trovati nei guai per i mancati incassi. Ma, stando così il decreto, se approvi una cosa devi per forza approvare anche tutto il resto che c'è dietro. Giusto o sbagliato che sia. Invece sarebbe stato più logico separare i due provvedimenti inserendoli in due decreti diversi, come parimenti sarebbe stato logico separare il "Salva-Roma" da tutto il resto. Come poi si sia arrivati a dover pagare noi i debiti pregressi di Roma si può solo immaginare: soldi pubblici spesi male? assunzioni inutili, clientele e consolidate inefficienze derivanti da consulenze esterne e stipendi faraonici a manager, funzionari, direttori, vice e vice del vice? Può darsi. Dovrebbe indagare a fondo la Corte dei Conti. E siccome questi debiti avranno una paternità, mi pare giusto che a pagarli invece dei cittadini siano i diretti responsabili. Come del resto succede a un imprenditore, a un artigiano o a un cittadino qualsiasi. Se non paga i debiti arriva Equitalia. Allora troviamo i responsabili e a riscuotere il dovuto mandiamoci Equitalia. 

fonti: http://www.ilradar.com/veltroni-ha-lasciato-6-miliardi-debiti-roma-causa-dei-derivati/

http://www.repubblica.it/economia/2014/02/26/news/salva_roma-79698836/ 

http://news.panorama.it/politica/La-verita-sul-debito-monstrum-di-Roma 

Inoltre, per quanto riguarda la pletora di dipendenti pubblici al soldo del Comune o delle sue partecipate, sarebbe giusto che fosse applicata la legge sul lavoro che vale per il privato: cassa integrazione, mobilità e licenziamento. Ciò detto, per farla breve, anche se il governo ha messo delle precise condizioni sul piano di rientro per risanare i conti, con l'approvazione del "Salva-Roma" le casse capitoline potranno contare su 570 milioni di euro che usciranno dalle tasche nostre in ragione di circa 10 euro a testa, neonati compresi. Alla fine tutto questo si tradurrà come sempre in aumenti di tasse, accise, e balzelli vari (locali e statali) che solo al momento di doverli pagare ci renderemo conto della nuova botta che il governo assesterà sulle teste dei soliti fessi. Forse non tutti lo sanno, ma a proposito di tasse da noi c'è anche quella sulla partecipazione ai concorsi pubblici. In pratica, chi partecipa a un concorso pubblico deve esibire la ricevuta del pagamento di questa tassa, pena l'esclusione dal concorso. Da non dimenticare che chi partecipa si presume che sia senza lavoro, e quindi senza reddito. Bella mossa! Roba da pelo sullo stomaco.

fonte: http://www.agenzialavoro.tn.it/lavoratori/pubblico

Perciò, tornando a noi, ora resta da vedere dove Renzi andrà a pescare i soldi necessari per fare tutto quello che ha promesso. Restiamo in trepida attesa che si decida una buona volta a tagliare sul serio le spese dei numerosi carrozzoni statali e a ridurci, ma non a chiacchiere, le tasse. 
Buon lavoro, presidente. Chissà se lei la notte dorme tranquillo, perché noi siamo molto preoccupati.

Infine, per non dimenticare la miriade di odiosi balzelli che ci opprimono, guardatevi questo documento della Confesercenti. E' un pdf, e perciò ve lo potete anche scaricare e salvare per rileggerlo ogni tanto:


 http://www.confesercenti.sr.it/file/377.pdf
 

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