martedì 9 dicembre 2014

Il sacco di Roma



Ero a cena da mio cognato, l'altra sera, quando un giornalista di Quinta Colonna, nel corso della manifestazione "Musei in musica" ha tentato d'intervistare il sindaco Marino, quello con la Panda rossa. In quel momento stavo mangiando una pizza margherita con capperi, e appena ho sentito le risposte del sindaco mi è andato un cappero di traverso. Il giornalista, tra le altre cose, gli ha chiesto delle foto con quel tale Buzzi - che Marino aveva negato di avere mai incontrato -,
fonte:  http://notizie.virgilio.it/gallery/marino-quelle-foto-con-buzzi.html#1
e il sindaco ha glissato spostando l'argomento prima sull'affluenza di pubblico all'evento culturale, e poi sulla pericolosità delle scale che in quel momento stavano scendendo. Con la fortuna, per il giornalista, qualora inciampasse e cadendo si facesse male, di avere nei pressi un chirurgo pratico di espianti che in caso di sostituzione, per esempio, del fegato, avrebbe provveduto alla bisogna salvandogli la vita.
fonte: http://www.video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/501325/-la-grande-schifezza-8-dicembre.html
(andando sul tempo del video e impostando il cursore su 01:07:06)
Risputando il cappero recuperato dalla strozza, se io fossi stato al posto del giornalista avrei risposto al sindaco che badasse lui, piuttosto, al suo di fegato, considerata la piega che stanno prendendo le indagini sul... "sacco" di Roma con tutti quei "lanzichenecchi" che si aggirano per l'Urbe. Con la differenza che i mercenari germanici (toh, chi si rivede!) a quel tempo non finanziavano ancora campagne elettorali, erano pagati a "cinquine" (cioè ogni cinque giorni) e... arrotondavano la mercede saccheggiando quel che potevano. Mentre i "nostri", invece, pur essendo profumatamente retribuiti mensilmente, oltre a speculare e grassare sulla vita dei poveracci, minori compresi, arrotondavano pure con gli appalti.
A questo punto, l'augurio che possiamo farci è che la magistratura si sbrighi a concludere le indagini e ad assicurare alle patrie galere i responsabili, politici compresi se ve ne fossero. Senza sconti, ma soprattutto senza prescrizioni. E quelli sui quali ricadesse seppure un'ombra di probabili connivenze col malaffare e gli intrallazzi, radiati a vita dalla politica! Solo allora potremo dichiararci soddisfatti e, forse, pronti per andare di nuovo al voto. Ma questa volta senza "trucchi". Che la gente sia ormai stanca e sfiduciata non v'è dubbio, e il rischio che la disillusione e la sfiducia si possano trasformare in violenti tumulti delle piazze è dietro l'angolo e più vicino di quanto non si pensi.


4 commenti:

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