giovedì 25 agosto 2011
Contributo di solidarietà
L'altra mattina (24 agosto), su "La Repubblica" (quella vera, cioè il quotidiano), a pag. 18, ho letto l'intervista che Roberto Mania ha fatto alla presidente di Confindustria, Signora Marcegaglia, a proposito delle tasse sui ricchi: cioè sul "contributo di solidarietà" oltre i 90 mila e i 150 mila euri.
La risposta è stata: "Guardi, io sono totalmente in disaccordo col contributo di solidarietà inserito nel decreto sulla manovra. Chi prende 90 mila euro, soprattutto se ha figli a carico, non è certo ricco..."
Bene, Signora Marcegaglia, chi prende 90 mila euro non è ricco, dice Lei. E allora, chi ne prende 26 mila - o addirittura di meno - cos'è: un morto di fame? Perché se così fosse sappia che il nostro Paese è pieno di "morti di fame" che mantengono una famiglia con 26 mila euro. Anch'io lo sono stato, quando prendevo 1.300.000 lire e mantenevo, devo dire anche con decorosa dignità, una moglie e due figli. Pagando il libri di scuola, senza sconti o facilitazioni per le famiglie "disagiate", l'affitto di casa, la rata della macchina usata, le bollette e tutto il resto. Ogni tanto mi lamentavo, ma... tanto mi passava il "convento" e ci dovevamo accontentare. Non siamo mai andati in vacanza, al ristorante, all'estero, niente abiti "firmati" - al massimo aspettavamo i saldi quando arrivava la tredicesima.
Sono stato un "morto di fame", e lo sono ancora perché in tutti questi anni non mi è riuscito neppure fare carriera. E sa cosa Le dico? Che stiamo bene anche così, perché nel frattempo abbiamo mantenuto una linea invidiabile. Senza personal trainer, diete mirabolanti, palestre o footing da infarto, piscine e robe simili.
E mi sta ancora l'abito di quando mi sono sposato: settembre 1973!
Cordialmente,
Francesco Dotti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
no comment!
RispondiEliminache tristezza!
:(
l'ITALEA DELLE STRANEZZE NON SI CAPISCE PIÙ NIENTE...
RispondiEliminaQUANTE VOLTE MI DICO CHE SONO UN ITALIANO FORTUNATO CHE VIVO ALL'ESTERO SE ANCHE QUALCHE NOPSTALGIA CÈ LO.
TOMASO
A chi lo dici... :(
RispondiEliminaCiao
Ciao Tomaso, sei fortunato sì!
RispondiEliminaA parte le bellezze, indiscutibili, del nostro Paese, per il resto consolati: non ti sei perso niente...
Ciao, Francesco
e non è la sola ad essere in disaccordo...anche Casini ha avuto la faccia tosta di dire in TV che con 4000€ nette al mese una famiglia con due figli non può vivere........per il resto...no comment.....diverrei volgare!
RispondiEliminacari saluti da un'altra morta di fame con stipendio molto al di sotto dei 90.000 euro... molto molto sotto!! Comunque sono convinta di essere molto ma molto più ricca della signora di cui sopra con tutti i suoi tubi innocenti1
RispondiEliminaciao
cari saluti da un'altra morta di fame con stipendio molto al di sotto dei 90.000 euro... molto molto sotto!! Comunque sono convinta di essere molto ma molto più ricca della signora di cui sopra con tutti i suoi tubi innocenti!
RispondiEliminaciao
Ciao Angela, e grazie per il tuo, vero, "contributo di solidarietà" per quanto ho scritto.
RispondiEliminaLo so che fa rabbia, soprattutto perché ci rendiamo conto della distanza, non solo economica, che ci separa da certe persone.
Alle quali auguro, sinceramente e malgrado tutto, sonni tranquilli.
Ciao e buon fine settimana,
Francesco
Ciao Franz,
RispondiEliminanon te la prendere. In questo momento abbiamo altri... casini a cui pensare!
Un abbraccio, Francesco
L'indignazione è sempre tanta tutte le volte che ascoltiamo il tg.
RispondiEliminaSecondo me questi vivono proprio fuori dalla realtà. Spesso mi chiedo se sanno di che cosa parlano?
Probabilmente sono talmente presi dal loro continuo arraffare che tutto diventa normale, ma il paradosso è che ancora una volta, sanno che ci siamo solo quando hanno bisogno di cassa.Penso sia arrivao il momento di dagliela in testa...ma non solo a qualcuno, ma davvero a tutti.
Ciao Carla, hanno semplicemente problemi molto diversi dai nostri.
RispondiEliminaSe moltiplicassimo i soldi che raccattano qua e là ogni anno per il numero degli anni che sono stati presenti nel "panorama istituzionale", risulterebbe che in cassaforte hanno di che vivere per almeno tre vite.
Così spero che quella "cassa", se non in testa, ma almeno su un piede, prima o poi gli ci finisca... forte!
Ciao
No es más feliz el que más tiene, sino el que sabe administrar lo que tiene. De todas las maneras la persona que dijo ese comentario no está capacitada para hablar en publico porque lo menos que podía hacer era documentarse y saber cual es el sueldo medio de un trabajador.
RispondiEliminaSaludos amigo.
Malù tienes razón, la Dama es una empresaria y los trabajadores los vea a distancia. Mucha distancia...
RispondiEliminaCiao y buenas noches,
Francisco