lunedì 15 agosto 2011

Linguaggio e Potere


Meno male che i nostri allegri compari (leggi politici, ndr) avevano già costituito un sedicente "Comitato interministeriale per le semplificazioni e la qualità delle regolazioni", altrimenti gli emendamenti apportati qui di seguito alla recente legge finanziaria sarebbero risultati incomprensibili ai più. O meno.
Si legge infatti che "Secondo il § 2, comma 3 bis-ter, della legge 8/16/45 (o del Dpr, fate voi, del 16/13/1874 art. 24, § 6, comma hai detto? chi, io? io non ho detto nulla! ah, mi credevo, rigo 5°, pag.13-bis, convertito in legge con le modificazioni di cui ancora stiamo discutendo), per i contribuenti soggetti all'imposta sui redditi da persone fisiche, dedotte le perdite dal radiatore dell'auto (se è una Duna del '72) o dall'esercizio di pratiche sospette, se l'imposta è chiusa e non costituisce reddito imponibile, in deroga all'art. 61 T.U. del 12/a piacere/87, non bisogna pagare alcun contributo di solidarietà.  
Diverso è, secondo le recenti disposizioni, se il contributo di solidarietà viene richiesto quando il contribuente è in ferie dal 15 luglio al 15 agosto, e trascorre la sua vacanza al mare, ma il tempo è cattivo. In questo caso, e cioè se le condizioni meteo sul Mediterraneo orientale dovessero peggiorare di almeno tre volte quelle rilevate al momento del collocamento in congedo, il contributo di solidarietà dovrà essere versato solo per la parte eccedente le ferie di agosto, ovvero, se piove molto, si potranno dedurre, e quindi sottrarre da 1/5 della pensione di settembre, gli oneri deducibili eccedenti la quarta parte delle ferie maturate e comprensive dell'abolizione delle festività comandate e delle province al di sotto di San Benedetto del Tronto, accorpate al sostituto d'imposta presentato con la precedente dichiarazione dei redditi e subordinato al compimento del 65° anno di età con almeno 43 anni di contributi versati sul latte e sui quali è inutile piangere".

P.S. 

"Il linguaggio astruso è uno strumento di potere per mantenere il cittadino in stato di inferiorità"...
L’oscurità è Potere. Rendere incomprensibile una frase è affermare il proprio Potere. Detenere l’intepretazione autentica d’un comma complicatissimo è Potere. Il rifiuto di farsi capire è Potere. Fottersene del giudizio altrui è Potere. 
(da "La Deriva" di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, pag. 44)

1 commento:

  1. Sempre chiari i tuoi scritti cara Francesco.
    Tu auguro un buon inizio della settimana.
    Tomaso

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