Se v'interessa sapere chi sono e quanto prendono di pensione i nostri "cari" parlamentari, sintonizzatevi sul link che vi mando. Ma prima prendetevi qualcosa per il mal di fegato...
Per fare prima, potete anche cliccare sulla "Lista completa".
Per fare prima, potete anche cliccare sulla "Lista completa".
http://commenti.kataweb.it/scandalopensioni/index.php
La pagina del link è aggiornata, si dice, al 13 febbraio 2007.
Perciò, come alcuni vi potrebbero figurare ancorché deceduti, altri potrebbero essersi aggiunti nel frattempo...
Più o meno lo stesso elenco (2.308 invece dei 2.238 presenti sul link) di quei cittadini più "diversi", o "meno eguali" degli altri menzionati all'art. 3 della Costituzione Italiana, che correda un eloquente articolo apparso sulle pagine de "L'Espresso" dell'11 agosto a firma di Primo Di Nicola, nel quale si riportano con dovizia di particolari tutti gli equilibrismi legislativi e/o contabili che disciplinano questa anomalia.
Lista aggiornata da http://espresso.repubblica.it/
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/pensioni-doro-tutti-i-nomi/2157568
Lista aggiornata da http://espresso.repubblica.it/
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/pensioni-doro-tutti-i-nomi/2157568
Nel suo articolo, Di Nicola spiega per filo e per segno in che modo la "casta" taglia le pensioni degli altri ma non le proprie. Che, forse proprio per distinguerle da quelle dei comuni mortali, si chiamano "vitalizi".
Questi pensionati "benemeriti" della Repubblica, che tanto hanno dato al Paese che si sono impegnati a servire a nostro nome - perché in parte li abbiamo eletti anche noi -, percepiscono ogni mese dai 1.700 ai 7.000 euri. Netti. Di "vitalizio", appunto.Oltre, naturalmente, a tutto il resto che deriva loro dalle varie cariche istituzionali rivestite, e a qualche altra "manciata" di migliaia euri provenienti da ulteriori prestigiosi incarichi che alcuni di loro svolgono presso enti pubblici o privati che, badate bene, solo per loro mantengono il diritto al cumulo. E ai quali non vogliono neppure rinunciare perché dicono che sono "diritti acquisiti".
Se vi leggeste il libro "Sanguisughe" di Mario Giordano, per esempio, verreste a sapere che il più ricco pensionato d'Italia percepisce dall'Inps la bellezza di 1 milione e 82 mila 952 euri lordi all'anno di pensione (che in cifre si scrive così: € 1.082.952,00)**, pari a 90.246 (per la precisione 90.246,55) euri lordi al mese (avete letto bene: al mese!), equivalenti a 3.008,00 euri lordi al GIORNO!
** scusate, ma per l'invidia mi ero dimenticato la tredicesima...
Perciò il totale sale a € 1.173.205,15. Per caso c'è qualcuno tra voi che ne prende altrettanti? Io no.
Se però vi aspettate che vi dica chi è il riccastro in oggetto, state freschi. Ma il nome, e anche il cognome, di questo mio coetaneo e paperonico pensionato sono riportati a chiare lettere sul libro di Giordano. Oltre a numerosi nomi di altri, forse "meno ricchi" di lui, ma che, statene certi, non si può dire che soffrano proprio la fame...
Concludo facendovi un esempio... "familiare".
Mio suocero, militare di carriera, ha combattuto per la Patria in Africa, malaria compresa, quando aveva solo 19 anni, e poi si è dovuto sorbire anche le guerre di Spagna e di Grecia, ed è andato in pensione, quasi sano, con circa 1.700 euri al mese (valuta del 2000, anno in cui è deceduto), con 48 anni di contributi versati allo Stato.
Mia suocera, operata per ben due volte al cuore e per questo motivo titolare di una pensione d'invalidità di 200 euri, dopo la morte del marito si è vista dimezzare la pensione di reversibilità a 850 euri. Come se non bastasse, a seguito dei berlusconiani aumenti delle pensioni agli anziani, siccome la "miracolata" dalla previdenza superava il tetto consentito di circa 50 euri all'anno (equivalenti ad euri 4,616 periodico al mese), l'Inps le ha tolto del tutto anche la pensione di invalidità. Se queste non sono cose da far venire il voltastomaco anche a Cristoforo Colombo...
Siccome siamo un Paese che sta ormai galleggiando letteralmente sulla merda e che secondo le ultime, ferali notizie tra breve ci colpiranno nuove stangate, ci auguriamo (o almeno io me lo auguro) che i "nostri Amici" parlamentari, prima di farfugliare pubblicamente sulle soluzioni da prendere per poi andare come sempre a inzuppare le loro manacce nelle tasche di chi non ce la fa più, questa volta avessero almeno un moto d'orgoglio e d'amor proprio inzuppandole, quelle manacce, nelle tasche loro! Perché i debiti non li abbiamo fatti noi, ma loro!Ecco come sprecano i nostri soldi:
http://www.ilgiornale.it/interni/e_parlamento_paga_ancora_portaborse_psi/02-08-2011/articolo-id=538022-page=0-comments=1
E quei "ritocchini" a gran voce promessi del 5% di trattenute per chi percepisce oltre i 90.000,00 euri all'anno, e del 10% per chi ne percepisce oltre i 150.000,00, udite! udite!, porteranno i meschini a mettersi in tasca "solo" 85.000,00 euri i primi, e "appena" 135.000,00 i secondi. Un gran sacrificio, nevvero?
Se invece di fare i fresconi e perdere tempo tra "patti delle crostate, degli abbacchi o della cassœla", tentando di organizzare camarille e aborti di nuove quanto improbabili aggregazioni politiche dagli eco-agresti nomi ridicoli o dagli altrettanto goffi e mendaci acronimi avessero mantenuto gli impegni presi in campagna elettorale - del federalismo fiscale si sente parlare dai tempi della "Bicamerale" del '97, e ancora siamo in alto mare! - e avessero lavorato seriamente per la Politica, quella vera, quella per il popolo, quando era il momento di farlo, e cioè prima di arrivare sull'orlo del bàratro, probabilmente oggi staremmo meglio e saremmo un Paese più credibile.
Nonostante la crisi, che sembra essere diventata l'alibi per tutti e per tutto.
Francesco Dotti
Le tue chiare informazioni per me sono sempre buone, io naturalmente non seguo molto questa politica italiana che è molto strana, i vantaggiati sono sempre quelli che non hanno bisogno.
RispondiEliminaBuona giornata caro Francesco.
Tomaso
Ciao Tomaso,
RispondiEliminaanch'io le informazioni le prendo, come credo tutti, in parte dai giornali, radio o tv, e poi dal web. Per quest'ultimo mi assicuro, per quanto mi è possibile, della certezza delle fonti facendo molte ricerche incrociate. Poi, l'errore può sempre scappare, e io di solito lo ammetto e chiedo scusa.
Se non la segui la politica italiana, non perdi nulla. Anzi, ci guadagni in salute. Io, tutte le volte che trovo qualche notizia sulla politica, ma soprattutto su chi fa politica qui da noi, mi viene un incazzo che non so descriverti.
Tu stai in Svizzera, caro Amico, e in Svizzera, proprio perché gli svizzeri sono persone serie, non succederebbe mai quello che succede in Italia.
Un caro saluto e a presto, Francesco