martedì 29 maggio 2012

Gallura - Maestrale


Questo è un olio su tavola, di cm 21 x 30, che ritrae un panorama della costa nord della Sardegna battuta dal maestrale.
Siccome non mi sembrava "malvagio", ho pensato di farvelo vedere.
Grazie per l'ospitalità, Francesco 

4 commenti:

  1. Bravo con il tuo dipinto e bella la panoramica.
    Buona giornata

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  2. Ciao Francesca, ti ringrazio molto.
    A dire il vero piaciucchia anche a me...
    Un caro saluto, Francesco

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  3. Grazie a te, caro Francesco, che ogni tanto metti qui anche i tuoi intensi paesaggi. In questo prevale proprio il senso di un'atmosfera agitata e sottoposta alla forza del vento a cui è opportuno piegarsi aspettando con pazienza e credendo che ritornerà il tempo della calma, della serenità. Metafora delle nostre vite sempre sottoposte a prove, a continue oscillazioni tra timori e speranze. E non sentirti latitante, sappi che semplicemente ormai ci sentiamo e siamo vicini anche nel silenzio. Un abbraccio e buoni giorni. Luigi.

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  4. Carissimo Luigissimo, mi stavo dimenticando anche questa volta di risponderti.
    Va bene che, come dici tu, ci sentiamo vicini anche nel silenzio, ma lo scriverti - e ricevere da te - mi fa sempre molto piacere.
    Sono stato distratto dalla dichiarazione dei redditi, ma soprattutto da quella maledettissima Imu sulla prima casa che da quest'anno mi toccherà pagare! Figurati che per compilare da solo l'F24 (e risparmiare due lire) mi sono girato tutto il web alla ricerca delle istruzioni e dei moduli on line da riempire e da stampare. Per fortuna ho trovato tutto, ma ne avrei fatto volentieri a meno, accidenti a loro!
    Per completare il "quadretto" delle spese, stamani siamo andati - per mia moglie - da un neurologo (deve essere operata al tunnel carpale), e tra visita e esame elettromiografico ci sono partiti 130 euro! Poi, come se non bastasse, ci sono volute anche le medicine (che la Mutua non passa): due scatole = 55 euro!
    Se ci aggiungi l'Imu, il condominio e qualche bolletta, per questo mese un quarto della pensione se n'è già andato. E non usiamo la macchina, perché andiamo spesso a piedi.
    Scusami, tu mi scrivi un sacco di belle parole e io per risposta ti assillo coi miei problemi.
    Grazie per la metafora della vita che però, almeno per quanto riguarda la mia, vedo costantemente agitata come le fronde di quell'albero scosso dal vento. E, più in generale, non sono molto ottimista. Anzi, sono pessimistissimo!
    Ora ti lascio, perché mi devo riposare. Da domenica a mezzanotte iniziano i turni di ronda davanti all'ufficio postale per essere tra i primi della fila il lunedì mattina.
    Che ci vuoi fare: così va l'Italia...
    Un abbraccio, Francesco

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