Se dopo il giro di vite impresso ai nostri portafogli dal governo Monti l'elezione di Enrico Letta alla presidenza del Consiglio allora mi fece sperare in un cambiamento in meglio, oggi, a distanza di alcuni mesi, l'operato suo e dei suoi ministri mi ha profondamente deluso. E a pensarla così non credo di essere né il primo, né l'ultimo e neppure l'unico. Mi riferisco in particolare alla pressione fiscale e alla riduzione delle spese dello Stato. Nella conferenza stampa seguita ad uno degli ultimi Consigli dei Ministri, Letta ci garantiva, secco e ultimativo e senza polemiche in più, che la prima e la seconda rata dell'Imu non s'ha da pagare.
fonte:
http://video.corriere.it/letta-seconda-rata-imu-non-si-paghera-non-si-torna-indietro/2fa3b618-486d-11e3-891b-7fc0b9dff093
Evidentemente, però, tale secco e ultimativo annuncio non teneva conto delle "clausole di salvaguardia" che scatterebbero con la mancanza delle coperture necessarie qualora gli obiettivi di bilancio non fossero raggiunti e le incazzature dei sindaci sopite. Che tradotto significa: se ci bastano i soldi, bene; altrimenti la differenza la pagate voi. E cioè noi. Come sempre avviene, del resto. E quando dovremo pagare, nonostante le scadenze siano vicine, ancora non si sa.
Nel frattempo, per confonderci ancor di più le già confuse idee, la tassa sulla casa è diventata Iuc: una sorta di Imu camuffata da altre tasse e inserita tra quelle comunali, che alla fine ci toccherà certamente pagare di nuovo. Sempre che, emendamenti permettendo durante il passaggio alla Camera, la Legge di Stabilità non subisca modifiche non solo per quanto riguarda l'Imu-Iuc ma anche per tutto il resto (e penso alle pensioni, sia quelle d'oro che le altre, di ferro).
Ho l'impressione che con quella sua faccina da bravo ragazzo, il "seminarista" Letta ancora una volta ci prende tutti per i fondelli annunciando cose che ci renderanno amare anche queste prossime festività. In pratica, se un Natale ce lo aveva rovinato tecno-Monti ora tocca a padre Letta.
Intanto noi ci attacchiamo al... "tram". Non sarà mica una nuova tassa?
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