lunedì 21 aprile 2014

F-35



A proposito del Documento finanziario partorito dal governo Renzi, comprendente i mitici 80 euro al mese di cui tutti parlano (e che a forza di parlarne paiono diventati 800), il taglio dell'Irap, delle autoblù e di tutto il resto - ma dal quale documento escluderei la riduzione degli stipendi dei magistrati e di qualche "parruccone pubblico" restio a vedersi tagliato il prezioso reddito -, per quanto riguarda la Difesa e gli F-35 pare che ci sia stato un taglio, udite! udite!, di ben 150 milioni di euro. In pratica, considerando il continuo lievitare dei prezzi di tali "articoli", più o meno il costo di un F-35. Pertanto, invece di 90 velivoli, ne acquisteremo "solo" 89. Questo sì che si chiama risparmio! 
Altra considerazione da fare, e non di poco conto, è che l'F-35 pare ancora essere un prototipo pieno di difetti e che quindi ci viene venduto... difetti compresi. Alla cui eliminazione, una volta acquistato, chi dovrebbe provvedere se non noi? E allora perché in molti si affannano intorno a questa s-commessa che vale diversi miliardi di euro, quando le condizioni economiche del nostro Paese in questo particolare momento consiglierebbero invece di indirizzare altrove tale montagna di soldi? Che ci sia qualcos'altro sotto? Mah... tutto può essere. Basterebbe tornare indietro di una quarantina d'anni, a quello che i più anziani ricordano come "lo scandalo Lockeed" (vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Lockheed ). Per motivarlo a sufficienza, si dice che dietro all'acquisto degli F-35 ci siano almeno 1.000 posti di lavoro. Probabile. Ma se consideriamo che la spesa dell'intero progetto oscilla tra i 15 e i 17 miliardi di euro, se proponessero di dividerli tra gli operai sono certo che questi sarebbero contenti lo stesso. Anche sapendo che hanno perso il lavoro...
A tele proposito, vi rimetto un bel servizio di Riccardo Iacona, andato in onda il 3 febbraio 2013 su Rai3 per la trasmissione "Presa Diretta", che vi consiglio di guardare dall'inizio alla fine perché merita:

http://www.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-bde57ae7-6f56-441f-a2ff-ee8cbcc002ea.html 

Io ho lavorato per quasi 25 anni come motorista (dal ‘64 all'‘85), prima sull'F-104G e poi sull'F-104S, e ricordo che già allora questo aereo, lo Starfighter, negli ambienti aeronautici non godeva certo di buona fama visto che i soprannomi che gli venivano spesso affibbiati (se togliamo l'ambiziosa definzione di "Cacciatore di stelle" o il più simpatico "Spillone") spaziavano dalla "fabbrica di vedove" alla "bara volante". Eppure lo Starfighter, il cui primo esemplare risale addirittura al 1954, in Italia è stato usato dall'Aviazione militare dai primi anni Sessanta fino al 2004. In tutto, per oltre quarant'anni! Da notare che il velivolo, e mi riferisco all'F-104G, quando entrò in servizio da noi non era ancora perfettamente a punto. Ricordo, per farvi un esempio e rinverdire un periodo a me caro perché ancor giovine, che insieme ad altri specialisti in quegli anni partecipai personalmente ad apportare alcune modifiche sulle quattro aste idrauliche che comandavano la sezione variabile dell'ugello di scarico che spesso in atterraggio si bloccava in chiusura, aumentando notevolmente la velocità (già di per sé intorno ai 400 Km/h) e causando non pochi incidenti - taluni mortali - perché il velivolo finiva spesso in barriera. Poi c'erano le simulazioni a terra dello stallo del compressore, col blocco forzato in apertura delle palette dei primi tre stadi dei diciassette totali e col motore al 94% della potenza che "ululava" sinistramente, oltre a tutti gli altri test al banco prova da noi effettuati sul motore "sbarcato" dal velivolo. Lo stesso discorso "vecchiaia" vale per il G-91: primo volo nel 1956 e in seguito assegnato, come pre-serie, alla nostra Aeronautica militare nel 1958. Nella versione G-91Y divenne operativo nel 1969. Smise di volare per noi dopo ben 34 anni di onorato servizio e fu sostituito dall'MB-339 che andò in dotazione alla Pattuglia Acrobatica Nazionale. 
Breve parentesi per l'MRCA Tornado, con l'ala a geometria variabile, andato anch'esso a sostituire il "vecchio" F-104 Starfighter a partire dal 1981 e fino al 2011, e impiegato in Iraq, Kosovo, Libia. Altro sostituto dell'F-104S e del G-91Y, in ambito addestrativo e di attacco al suolo, la nostra Aeronautica possiede anche una cinquantina di AMX. Aereo definito di dubbia efficacia e affidabilità, almeno nei primi esemplari, l'AMX lo abbiamo avuto a partire dal 1988 ed è ancora oggi operativo. Poi, in leasing dagli Stati Uniti per una fornitura di 45 mila ore di volo, dal 2003 al 2010 abbiamo avuto anche gli F-16 "Fighting Falcon". Seguono l'Eurofighter (EFA), caccia di ultima generazione interamente progettato e costruito in Europa, assegnato alla nostra Aviazione Militare dal 2004 e ancora operativo. Costo di ciascun Eurofighter: circa 63 milioni di euro. In pratica, meno della metà di quanto ci costerebbe l'F-35 e con ancora un sacco di vita davanti a sé. E allora, visto che funzionano, perché non continuare ad usare quelli che abbiamo? 
Infine, non dobbiamo dimenticare che il nostro Paese "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"[...] (art. 11 della Costituzione). 
E se disgraziatamente dovesse scoppiarne qualcuna, difficilmente sarebbe la "mia" guerra.

2 commenti:

  1. Si, vabbè, d'accordo che costano tanto e comPlimenti per la retorica tecnica che ci hai propinato, ma ... se in tutto quest'ultimo cinquantennio ne abbiamo comprato a bizzeffe di velivoli da guerra, perchè solo oggi facciamo tante storie?? eppure di crisi ne abbiamo superato altre e tante , ma solo ora facciamo polemica sui giocattolini volanti???
    infine : E se disgraziatamente dovesse scoppiarne qualcuna, difficilmente sarebbe la "mia" guerra ... aggiungerei : bhè, vistà l'età!!!!! :-) BUONA PASQUETTA!!!!!

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  2. Carissimissimo Lu Bumba, non è retorica ma realtà. Hai mai letto, visto o sentito cosa dicono dell'F-35 in America - non in Italia - e dei problemi che ha? Il Canada, l'Australia, la Turchia e l'Olanda hanno deciso di sospendere l'acquisto degli F-35 perché costano troppo e hanno grossi problemi tecnici. Noi, invece, che siamo sempre i soliti, per fare bella figura con gli Americani ce li compriamo. Salvo poi, come successe a me coi tubi di scarico dell'F-104G, rimediare ai difetti di progettazione dopo l'acquisto. Rimetto sul post un bel servizio di Riccardo Iacona, andato in onda su Rai 3 a "Presadiretta" il 3 febbraio 2013, che forse ti sei perso. Ti consiglio di guardartelo tutto, dall'inizio alla fine, perché oltre ad essere interessante spiega moltissime cose.
    Un carissimo saluto e buona Pasquetta anche a te. Chissà, forse la prossima ci toccherà passarla in... trincea?

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