"Basta! Quest'anno voglio un uovo come dico io! Perciò sai cosa faccio? Me ne cerco uno e lo tengo tutto per me!"
Dovete sapere che quando la mia Signora prende simili decisioni è irremovibile e non la ferma nessuno. Evidentemente, a forza di cercare, l'uovo dei suoi sogni deve averlo trovato. E poi, per essere sicura che nessuno glielo rubasse, lo ha pure nascosto. Così, la mattina di Pasqua l'ho trascorsa in casa alla ricerca dell'uovo. E la pasquetta, in giro con la bici per tutta la città a cercare invano Colei che per oltre quarant'anni divide con me la sua vita - meno che l'uovo di Pasqua -, e che evidentemente proprio con quell'uovo era fuggita. Pazienza... si vede che doveva andare così. Ma sono contento lo stesso, perché mentre un sacco di gente faceva la fila sulla Carlo (in)Felice nella diabolica strettoia anasdipendente tra Serrenti e Sanluri, io me ne andavo bel bello pedalando lungo le strade cittadine senza neppure una macchina che attentasse alla mia incolumità. Tra l'altro, dovete sapere che la Carlo Felice, in Sardegna, è l'unico collegamento "veloce" (si fa per dire, e scusate il termine) tra Cagliari, Sassari e Porto Torres.
Carlo Felice, infatti - salito al trono di Sardegna nell'aprile del 1821 dopo l'abdicazione del di lui fratello, Vittorio Emanuele I -, iniziò la costruzione di questa (super)strada a scorrimento veloce(?) nel 1823. E siccome oggi, a distanza di ben 191 anni, i lavori non sono ancora terminati, vien da pensare che i governi che da Carlo Felice in poi si sono succeduti debbano aver compiuto sforzi sovrumani perché restasse tutto così. Quando si dice lavorare per il popolo!
Perciò, messi da parte uovo e consorte, inforcato il mio vecchio cavallo d'acciaio & ruggine a 37 rapporti rigidamente giapponesi, mi sono dedicato alla mia vecchia passione: la fotografia. Vuoi mettere? La bici, anche se arrugginita, fa bene al fisico, mantiene i muscoli attivi, non fa ingrassare - come l'uovo - e poi, nonostante i decreti finanziari del governo, tiene lontani i pensieri ed esalta la creatività. Detto ciò, via agli scatti!
Vecchia casa campidanese a due piani nella centralissima Piazza Azuni, a Quartu S. Elena
Particolare dello stesso edificio
Qui siamo in Via Marconi, sempre a Quartu, e quella sullo sfondo è la cupola della Basilica di Sant'Elena
Breve puntata alle Saline, prima del calar del sole...
Il riposo dei gabbiani...
E... il gabbian che se ne va!
E ora me ne vo anch'io. Alla prossima!
ne valeva la pena per queste bellissime foto!
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore, perché mi hai fatto proprio un bel complimento!
RispondiEliminaQuando disegno, o fotografo qualcosa, ho sempre il timore che possa non piacere.
Perciò, se questa volta sono riuscito a fare qualcosa di buono, sono davvero contento.
Un caro saluto e buone feste (quelle che ancora rimangono).
Ciao,
Francesco