domenica 16 novembre 2014

Euro o lira?




Tornare alla vecchia, cara Lira, sì o no? Se ne parla sempre di più, e siccome ognuno dice quello che pensa anch'io voglio dire la mia. E può anche darsi che mi sbagli. Inizio con un ragionamento semplice semplice. Se, prima dell'euro, una persona percepiva uno stipendio di lire 3.000.000 al mese (che valevano 3 milioni e ci campava bene), quando ha fatto il suo ingresso l'euro (1 euro = lire 1936,27) lo stipendio di quella persona è diventato di 1.500 euro (ho arrotondato per comodità, altrimenti sarebbero stati € 1.549,37). Che sempre 3.000.000 sono. Infatti, all'inizio nel cambio non ci sono stati grossi problemi, e per abituarci alla novità siamo andati avanti con la doppia moneta per un po'. Se vi ricordate, il doppio prezzo era anche esposto in tutti i negozi e si faceva in fretta a controllare. A parte qualche casino con gli spiccioli e i resti perché ci dovevamo ancora abituare ai centesimi. Fino a quando qualcuno non ha cominciato a fare il furbo, iniziando dallo Stato che ha dato il via ai primi, "timidi" aumenti: le marchine da bollo, i francobollini, i bollettini postali, le cartine bollate, le raccomandatine e i telegrammini. Tutte "cose" coi bolli, insomma. Ai quali sono seguite le bollette: della luce, del telefono, dell'acqua e del gas. E poi le accise sulla benzina, sugli alcolici, sulle sigarette. Così, sia per non restare indietro sia perché anche a loro toccava pagare di più un sacco di cose, pure i commercianti hanno iniziato ad aumentare qualche prodotto qua e là. Finché, per farla breve, dopo un po' quell'euro che inizialmente doveva valere quasi 2.000 lire ha cominciato a valerne solo 1.000, con la conseguenza che il nostro amico, quello che percepiva 1.500 euro al mese, in pratica era come se prendesse 1.500.000 lire e quasi di colpo si è visto dimezzare lo stipendio ed è diventato più povero il doppio. "Tutto a 1 euro!", strillavano intanto le pubblicità dei feltrini per le sedie o dei tasselli da muro sui volantini. E noi, fessi, li abbiamo comprati perché pensavamo che ce li stessero offrendo a 1.000 lire. Ricordo che ai tempi della lira mi è capitato di acquistare qualche paio di scarpe da 60.000 lire. Scarpe buone, e anche di marca. Oggi, se vuoi delle scarpe discrete, anche se resti a "quota 60" la differenza è che sono euri e che valgono il doppio. Cioè 120.000 lire. Altrimenti aspetti le svendite o vai dai cinesi. 
Tra due giorni dovrò fare il tagliando annuale alla macchina. Poca roba: filtro dell'aria, del climatizzatore, cambio dell'olio (4 litri), controllo freni e altri controlli di routine. Tenendo presente che in tre anni ho fatto poco più di 8 mila chilometri, si può dire che grossi lavori non ce ne dovrebbero essere. Forse anche l'olio è quasi nuovo. Ebbene, siccome la macchina è ancora in garanzia, perché non decada dovrò fare il tagliando nella concessionaria ufficiale e mi costerà 184 euri. Cioè 368.000 lire! Non vi pare che qualcosa non torni? 
Come se non bastasse, in tutti questi anni gli stipendi e le pensioni, almeno quelli delle persone "normali", sono rimasti più o meno gli stessi, e anche se sono aumentati le variazioni sono talmente basse che non te ne accorgi neppure. Quando non c'è stato pure il blocco dei contratti e quello dell'adeguamento al costo della vita dei redditi più fragili (insegnanti, operai, pensionati). Diversamente è avvenuto, e sempre lì si va a cadere, per i parlamentari e gli altri funzionari di Province, Regioni e Comuni che invece, quando hanno potuto perché la legge glielo consente, stipendi e indennità se li sono aumentati per... alzata di mano a colpi di tre-quattrocento euri a botta.
fonti:

http://www.comune.como.it/amministrazione-trasparente/organizzazione/organi-di-indirizzo-politico-amministrativo/compensi/abb-compensi/DCC43-2000.pdf

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/puglia/torricella-primo-atto-della-giunta-aumenti-per-sindaco-e-assessori-no447044

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/la-provincia-di-bari-si-aumenta-lo-stipendio-schittulli-e-di-legge-no352097?res_start=30

http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/05/12/renzi-80-euro-a-tutti-ma-non-ai-poveri-come-non-lo-sapevi/


Infine, arriviamo alle case. Che però hanno subìto un percorso diverso. Perché se negli anni immediatamente precedenti all'euro, parlo degli anni Novanta, per acquistare un appartamento di tre vani in provincia ti bastavano, mettiamo, 100 milioni di lire, con l'avvento dell'euro i prezzi sono schizzati alle stelle. Così, dopo qualche anno, per lo stesso appartamento (che al cambio normale sarebbe dovuto valere, mettiamo, 50.000 euro) ti chiedevano perlomeno 150.000 euri. Cioè 300 milioni di lire, e quindi tre volte tanto quanto lo avevi pagato. E se in questo caso il guadagno lo fa chi ha acquistato prima dell'euro e lo rivende dopo, quel poveraccio che ho preso come esempio e che guadagna 1.500 euri al mese (che però valgono 1.500.000 lire), oggi è costretto a pagare quella casa il triplo con uno stipendio che vale la metà.
E mi fermo qui, perché con tutti questi ragionamenti matematici mi si stanno arrotolando le meningi ma mi girano anche un po' le palle.

8 commenti:

  1. La mia bambina voleva i dr martins e siccome il relativo papà è molle come un fico, non ha saputo dire di no, l'ha portata nell'opportuno negozietto e ha mesdo mano al portagogli: 145€. All'uscita gli ho fatto notare la follia: hai speso quasi 300.000 L per un paioidi scarpe da bambini!
    Urca, mi ha risposto, in lire NON LI AVREI COMPRATI!

    Ecco, non vedo male un ritorno alla lira ma prevedo una consistente iniziale contrazione dei consumi

    Bisous, F

    RispondiElimina
  2. Tutto vero caro Francesco, la cosa è più grave di quanto si percepisce, ora ritornare alle Lira sarebbe affondare in fretta!, per poi alzarsi piano piano, come lo abbiamo ancora fatto forse questa e la soluzione!!!
    Ciao e buona domenica caro amico.
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Mia moglie invece usa Dr. House, e talvolta anche Dr. Oz, ma non ha mai speso così tanto!
    Ah... scusa, parlavi delle scarpe... mi ero distratto.
    In effetti, se consideri che i bambini crescono, e con loro anche i piedi, è una bella sommetta. L'importante è che tua figlia le consumi tutte e non ne lasci neppure un pezzettino. A meno che non abbia dei fratelli più piccoli ai quali girarle. Noi facevamo così: da Roberta a Gianfranco. Fino a quando Roberta non ha cominciato a usare scarpe con un po' di tacco e Gianfranco una mattina ci ha detto che a scuola vestito così non ci sarebbe più andato...
    Per un ritorno alla lira anch'io sono piuttosto favorevole. L'importante è che poi non rifacciano i furbi al contrario, come hanno fatto con l'euro. Per i consumi, poi, l'ultima spesa che ricordo di aver fatto sono un paio di cuffiette per il computer (Skype), acquistate da un amico che ha un negozio d'informatica che mi fa gli sconti perché odia fare gli scontrini. Pagate 4 euri, e funzionano come se costassero 20!
    Un cher salut, bon dimanche e tout ce que vous désirez,
    Fransuà

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non passerà i suoi martins ad un fratello più piccolo, li passerà a me!!!
      Giuro...
      Flo

      Elimina
  4. Ciao Tomaso, vedo che anche tu in Economia hai le mie stesse idee.
    E' probabile che inizialmente si possa soffrire un po' con il cambio quando si acquista, ma quando si produce e si esporta dovremmo essere avvantaggiati perché i nostri prodotti costerebbero di meno e sarebbero più competitivi. Che ne pensi? A meno che non s'inventino un euro che per i Paesi più in crisi valga di meno. In pratica, un... eurolira :) :)
    Un caro saluto, buon fine domenica e speriamo che almeno dalle tue parti non piova come da noi in Italia!
    Ciao,
    Francesco

    RispondiElimina
  5. Ciao Flo,
    ho trovato questo sito per bambini.
    Non so se fai acquisti su internet, ma mi pare che qui, sapendo scegliere, si compri bene:
    http://www.luisaviaroma.com/bambini/nuove+collezioni/lang_IT
    I Dr. Marteens sono a 87,00 euri.
    Ciao,
    F

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fransuà grazie mille per il prezioso suggerimento!!! Sono andata di corsa a consultare il sito e ho scoperto che, non essendo mia figlia propriamente una cenerentola, dovrei comprarle scarpe da... adulta!!!
      Segue pianto disperato e, com'era? Ah sì: stridore di denti...
      Flo

      Elimina
  6. Ciao Flo, scusa per la risposta in ritardo ma in questi giorni ho avuto un sacco di cose da fare.
    Ormai per fortuna i miei figli si comprano le scarpe da soli, pagandosele, e questi problemi non li ho più. Ma quando mi è capitato di averli, a meno che non volessero uscire coi... calzini, si sono sempre messi le scarpe che gli potevamo comprare. Qualche bizza, un po' di musi lunghi, ma alla fine tutto si risolveva in fretta. Per fortuna io e mia moglie non abbiamo mai avuto grossi contrasti in materia di... "allevamenti domestici", e devo dire che così facendo abbiamo spinto i nostri "polli" a uscire di casa molto presto. Le regole, si sa, sono ostiche da digerire, ma se ci sono vanno rispettate. E anche le ostriche, in quanto a digestione non scherzano!
    Nel tuo caso, dato che tu e tua figlia siete... omopodaliche e intercambiabili, se anche i gusti coincidono non ci sono davvero problemi. Buona fortuna!
    Un carissimo saluto, buon fine settimana e grazie per la gradita visita,
    Fransuà

    RispondiElimina

I commenti sono sempre graditi. L'importante, per quanto possibile, è che non siano anonimi. Ma soprattutto che non contengano pubblicità.
Altrimenti non li pubblico e li cestino! 😉
Grazie per la comprensione 😊