mercoledì 15 settembre 2010

Quartu S. Elena

Stamani mi sono alzato prestissimo. Oddìo, a essere sinceri è un fatto che, per motivi... idraulici, mi capita sempre più spesso. Ma oggi, a differenza di altre mattine in cui di solito mi gingillo per casa fino alle 10, mi sono anche lavato, vestito e sono uscito quasi di corsa, come se temessi di perdere l'autobus.
Non ho neppure fatto colazione, tanto ero determinato nella mia decisione. Naturalmente mi sono portato dietro la macchina fotografica. Sì, proprio quel vecchio catorcio che conoscete anche voi. Quella a pellets, da 1/2 megapixel, ingombrante come una cassapanca turca(?), ma con delle ottiche da far paura. 
Comunque, cassepanche a parte, quando sono uscito era ancora buio. Anche se, in lontananza, a Est, verso il massiccio dei Sette Fratelli (questo è il nome del monte), s'intravvedeva appena il chiarore dell'aurora.

   Ed eccola, l'aurora, in tutta la sua magica bellezza. Descrizione banale, è vero. Ma è tardi, ho sonno e continuo domani. Aggiungo ancora una foto e vado a letto. Domani mi tocca un'altra aurora. 

Tiè, godetevi questo svolazzamento di un gabbiano controsole, e un paio di fenicotteri al pascolo nello stagno-salina di Quartu S. Elena (prov. di Cagliari, con oltre 70 mila abitanti e terza città della Sardegna, dove fanno il pane più buono che si possa mai aver mangiato)

Eccone qui uno, di fenicotteri, mentre col suo becco a spatola razzola sul fondo dello stagno, tra il fango, alla ricerca di piccoli crostacei e molluschi di cui questi uccelli sono ghiotti. 
Beato lui, che sta facendo colazione! Io, invece, sono a digiuno e la camminata che devo ancora fare è lunga e l'appetito comincia a farsi sentire... 


Eccone un altro. Acc... è mai possibile che non riesca a fotografargli anche la testa?  Ma che cos'hai, amico Feny, paura di farti riconoscere?

Ah! Questa volta t'ho beccato! 
Lo vedi? A forza di stare con la testa sott'acqua, Feny caro, ti sono venuti anche gli occhi rossi! 
Perciò, siccome devo arrivare fino alla spiaggia del Poetto e camminare in riva al mare perché mi fa bene alla caviglia, che ogni tanto mi si gonfia (ricordate l'incidente con la bici dell'anno scorso? la rotatoria? la gamba ingessata nonostante non fosse rotta... ecc. ecc.), lascio perdere i fenicotteri acefali part time e continuo il mio viaggio... 
Ci vediamo domani. Che poi sarebbe oggi, perché ho fatto un po' di casini coi post. 
Li ho tagliati, spostati, corretti, rifatti... insomma, li ho tolti e ne ho messo uno nuovo che li contiene tutti.
Però, che fatica! Ufff!!

2 commenti:

  1. Bellissime foto,come sempre del resto,sei un maestro........e confermo che il pane di laggiù è "speciale"!

    Ciao

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  2. Caro Cecco, ma adesso vuoi superare te stesso??? Grazie per queste immagini catturate in libera uscita di buon mattino. Respirare aria frizzante e vivida luce di fronte a tanta bellezza ravviva il cuore e lo spirito. Quel sole 'ingabbianato' poi...
    Buona giornata e grazie per le belle parole con cui mi rallegri.
    Un abbraccio.

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