mercoledì 15 settembre 2010

Poetto

Stamani, cari Amici & Amiche, mi dispiace deludervi ma mi sono perso l'alba. Forse ero stanco... la camminata di ieri s'è fatta sentire e così sono rimasto a letto. Ma non fino a tardi. Eh, no.
Alle 8 zompo in piedi, fresco come un mazzo di scarola, e decido che anche oggi devo andare al mare. Ma questa volta con la macchina. 
Così prendo la mia Panda color "giallo ottimista", e mi fiondo tosto verso la spiaggia del Poetto. Dopo cinque minuti passeggio allegramente in riva al mare.


In primo piano, vicino a un mazz... un gregg... uno sciam... , insomma, vicino a un gruppo di pini che ci fanno ombra gratis, la doccia, anch'essa gratis, che il Comune di Quartu (o Cagliari?) da anni lascia a disposizione dei numerosi bagnanti. 


 Me la ricordo, questa doccia. Posso dire di averla conosciuta da sempre. 
E' rimasta lì, imperterrita, dagli anni Settanta, quando, novello scopritore di questi meravigliosi lidi, ne calpestavo sabbie e litorali da mane a sera. Quante docce! Che acqua meravigliosa! Che potente getto ristoratore! E per giunta, lo ripeto, gratis! Senza chiedere permessi a bagnini, bagnanti, gestori e gestanti. Come tutti quelli che qui hanno la fortuna di trovare chilometri e chilometri di spiaggia veramente libera, per la quale non devono, finalmente, pagare una lira a nessuno.  
Ma se vuoi pagare, il giusto, per un ombrellone e una sdraio, qui trovi  diversi stabilimenti attrezzati di tutto, dove puoi anche mangiare con poche lire. E tutta roba buona!
Intanto il sole è già alto all'orizzonte, e comincia anche a scaldare. La giornata è meravigliosa, e il mare, liscio come un biliardo senza birilli e senza palle, è invitante e l'acqua piacevolmente fredda. 
Mmmm... penso, vuoi vedere che mi faccio anche un bel bagno?

 Detto fatto! Dopo essermi immerso fino alla vita in quell'acqua limpida, regalo del maestrale dei giorni scorsi, mi tuffo tra tutti i flutti saltando felice come un bambino che vede il mare per la prima volta.
Perché sarà bella anche la montagna, ma il mare, almeno per me, è ancora più bello. E poi sono quasi solo. Chilometri e chilometri di spiaggia tutta per me. C'è solo un omino, che passeggia, senza alterigia, sulla battigia, dorata e non grigia, quasi con ingordigia. Un bagno così non l'ho fatto neppure in certe mattinate sfortunate di piena estate, che dovevi fare a gomitate e a unghiate per un paio di nuotate! 
Ora, però, basta con la rima. Sembra un'artificiosa pantomima, uno stilema a tema, quasi da patema. 
Meglio la crema, del poema in rima.

 Sullo sfondo, la Sella del Diavolo e Marina Piccola, il porticciolo turistico di Cagliari.  
Mentre, in primo piano, umane impronte si mischiano a quelle dei gabbiani, più numerose, quasi vogliano dimostrare che loro sono, e malgrado tutti i guai che combiniamo restano, i padroni assoluti di questi regali che la Natura ci dà.
A presto, e buona giornata a todos!

 
Ah, mi ero dimenticato del gelataio, mi ero! 
Perché un bel cono a pedali, quando fa caldo, è proprio quello che ci vuole.

Ri-ah, mi ero ri-dimenticato di aggiungere un'altro particolare, mi ero...
Al Poetto - e se non lo sapevate ve lo dico io -, c'è una bella pista ciclabile (vedi foto sotto) frequentata anche da molti pedoni (come la ragazza di spalle nella foto del gelataio a pedali) che la utilizzano per farvi del sano footing.

Questi temerari atleti dal "piede leggero", spesso scampati alla morte sulle strisce pedonali cittadine, oltre ad abbassare il livello di colesterolo & trigliceridi, ora potranno sperare di essere finalmente investiti da ecologiche biciclette pilotate da griffatissimi e coloratissimi ciclisti abbigliati alla "Giro d'Italia", che questa pista di rullaggio percorrono ininterrottamente, su e giù, a tutte le ore del giorno. E a tutte le velocità...
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