mercoledì 27 novembre 2013

Sperpero di denaro pubblico


Mentre si continua a gozzovigliare a spese dei contribuenti, a pochi giorni da tutte le scadenze che ci gravano sulla gobba, ancora non sappiamo se dovremo pagare la seconda rata dell'Imu. O come diavolaccio si chiamerà, visto che ogni giorno gli cambiano il nome e l'accorpano ora a questa ora a quell'altra tassa, anch'esse dai variegati e fantasiosi nomi. Già, perché messe da parte la Tares (e ancora dobbiamo sapere a quanto ammonterà il saldo di dicembre, e se ci sarà) e salutata la Trise (che comprendeva la Tari, la Tasi e la Tuc), la nuova Imu è stata ribattezzata Iuc (ovvero Imposta Unica Comunale) dai fervidi creativi curatori della Legge di Stabilità. I quali però precisano che mancherebbe la copertura! 
Strano, perché per i peculati, le concussioni e le corruzioni i soldi per allungare la "coperta" si trovano sempre. Eccome!

2 commenti:

  1. Coraggio caro Francesco che la vita è l'avvenire!!!
    intanto che aspettiamo il giorno della fine, per tutti.
    Ciao e buona serata caro amico.
    Tomaso

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  2. La vita è bella, ma l'avvenire lo vedo un po'... nebbioso. Anzi, a essere sinceri non si vede neppure con gli antinebbia! :) :)
    Per la fine, poi, più tardi arriva e meglio è!
    Un caro saluto e buona serata anche a te,
    Francesco

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