martedì 27 settembre 2011

Norma anti-blog

La legge sulle intercettazioni pare che si debba tirare dietro anche una norma di tipo restrittivo che dovrebbe riguardare i blog, equiparandoli ad altri siti d'informazione on line.
Un po' come avviene per i giornali.

Probabilmente una legge decisa per arginare la montagna d'insulti, illazioni, minacce e tutto il sottobosco di oltraggi di varia natura presenti sul web, destinati per la maggior parte a chi si occupa di politica attiva e di qualsiasi schieramento si tratti. 
E non vedo cosa ci sia di scandaloso in tutto questo, che d'altra parte è sancito dalla stessa "Carta dei doveri del giornalista".
Sia partendo dalla presunzione d'innocenza che riguarda ogni persona accusata di un reato - che è da ritenere innocente fino alla condanna definitiva -, e quindi il giornalista (nel caso specifico il blogger) non deve costruire la notizia in modo da presentare come colpevole chi ancora deve essere giudicato, sia per quanto riguarda il diritto inviolabile di replica a chi si è sentito oggetto delle critiche contenute nella pubblicazione, sia per l'obbligo di rettificare, da parte dello stesso gestore del blog, quanto di eventualmente inesatto o di lesivo avesse riportato.
Tutto ciò tocca anche la sfera privata di persone note o che esercitano funzioni pubbliche, quando le notizie non hanno alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica.
A questo punto, però, bisognerebbe sapere se la richiesta di rettifica prescinde o meno dalla fondatezza della richiesta stessa. Ovvero se il gestore del blog è obbligato a rettificare anche se quello che ha scritto è la verità provata e attiene al diritto di critica (o d'informazione), libero e senza vincoli, che ciascuno di noi ha nel commentare ed esprimere opinioni. 
A meno che, è chiaro, non infranga ciò che la legge pone come limite all'offesa e alla diffamazione, peraltro sancito, oltre che dal Codice Penale (artt. 594 e 595), anche dall'art. 21 della Costituzione:
"Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni". 
Va benissimo la libertà di critica e d'informazione, aggiungo io, ma senza offendere e diffamare nessuno.

2 commenti:

  1. "A questo punto, però, bisognerebbe sapere se la richiesta di rettifica prescinde o meno dalla fondatezza della richiesta stessa. Ovvero se il gestore del blog è obbligato a rettificare anche se quello che ha scritto è la verità provata e attiene al diritto di critica (o d'informazione), libero e senza vincoli, che ciascuno di noi ha nel commentare ed esprimere opinioni."
    No,se leggi a fondo la proposta di legge,basta che l'autorità predisposta o la persona accusata o derisa,o la persona facente parte dello staff o dello schieramento politico(della persona accusata) ritiene calunnioso o denigrante l'articolo o la vignetta a lui riferite che viene inviata,da parte del gestore dell'abbonamento ADSL(chiunque esso sia), una mail all'autore invitandolo(meglio intimandolo) di rimuovere quanto pubblicato.Si hanno 48 h di tempo,dopodichè scatta il blocco del sito o blog e la multa fino a 12.000 €
    Per intenderci,tutte le vignette che pubblichi a sfondo politico possono essere oggetto di un'azione contro la tua persona,basta che uno Scilipoti qualsiasi si sveglia la mattina con le balle girate e può romperti i maroni...
    Non ti darebbe fastidio?

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  2. Se fosse così, e ti credo, siccome non ho mai visto 12 mila euri in tutta la mia vita, dovendoli pagare di multa, sarei rovinato per sempre. E, perbacco, mi darebbe fastidio eccome!!
    A questo punto ritirerei tutto quello che ho detto, scritto e/o disegnato finora sul blog, dopodiché indosserei un burka e chiederei asilo politico all'Iran dove, se approvassero questa legge, probabilmente troverei maggior democrazia che in Italia.
    Un abbraccione, Francesco (vignettista al... ## fresco?)

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