sabato 10 settembre 2011

11 settembre

I servizi segreti americani pare che siano già sulle tracce di alcuni terroristi di Al Qaeda che stavano progettando nuovi attentati per l'anniversario dell'11 settembre. 
Secondo alcune indiscrezioni trapelate e giunte alla nostra redazione, uno di loro dovrebbe essere già stato individuato in una nota località marina nei pressi di Malibù, dove stava effettuando alcuni test.

American intelligence services seem to be already on the trail of some Al Qaeda terrorists who were planning new attacks on the anniversary of September 11. 
According to some leaked indescretions that come to our staff, one of them should already have been detected in a well-known seaside resort near Malibu, where he was performing some tests.

2 commenti:

  1. La vignetta è spettacolare e rende bene l'idea della paura che ancora viene fatta arrivare al mondo occidentale. Certo che, se fossero tutti terroristi a quei livelli, le guerre di potere e posizione sarebbero già terminate da un pezzo, con la placida riconversione in onlus per la pace nel mondo dei vari signori della guerra. Ma forse è un'utopia. Saluti.

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  2. Bentornato Alfredo! Tutto bene?
    Pensa che oggi, guardando la cerimonia della commemorazione a casa di mio cognato, mentre commentavamo le immagini, mi sono chiesto se vignetta e commento non fossero troppo irriverenti per i sentimenti che la gente prova in momenti simili. Soprattutto per chi ha patito la morte di un proprio caro. E così mi sono sentito un cinico senza cuore.
    Ma la lettura che tu ne hai dato - e che, spero, potrebbe essere vicina a quella di qualche altro - mi solleva un po' da questo peso e ti ringrazio.
    Per tutto il resto: le guerre, intendo, ci vorrebbe una "blindatura" mondiale per evitare, per prima cosa, il traffico di armi tra i vari stati. Al posto delle armi, favorire invece il traffico di tecnologia e altri aiuti che consentano a ciascun popolo, anche il più povero, di proseguire il cammino da solo.
    In pratica: aiutiamoli a casa loro, senza però volerli "colonizzare", magari chiedendo in cambio ONESTE partecipazioni agli utili e alle risorse di quei Paesi. Senza le multinazionali che rapinano non solo i profitti ma anche la loro identità. E se non è un'utopia anche questa...
    A presto e un caro saluto a voi, Francesco

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