venerdì 18 novembre 2011

Fiducia a Monti



Il Professor Monti ci ha rassicurati che dietro il governo da lui presieduto non ci sono "poteri forti", e ci sentiamo sollevati. Una preoccupazione di meno. Che non è un granché, con tutte quelle che ci pioveranno presto addosso, ma è sempre meglio che niente. Anche il programma è stato presentato, e pare che siano tutti soddisfatti. Meglio così, almeno non si ricomincia con la solita cagnara. Pure le nuove "poltrone" sono state assegnate, e speriamo che chi le occupa questa volta tenga conto che non siamo tutti uguali, intendo come redditi, e che al momento di varare un decreto o una legge fiscale pensino a quelli che di soldi ne hanno pochi. 
A questo proposito, mi auguro che il Professor Monti dia presto seguito alla promessa fatta di tagliare i costi della politica e abolire qualche privilegio di troppo a chi ne ha goduto per anni e li ha scaricati sulle spalle della collettività. Se non altro per dare un esempio di quell'equità che viene spesso rammentata, ma che rischia di svuotarsi del significato che ha.
Pare, anzi, è sicuro, che ritornerà l'Ici sulla prima casa e aumenteranno gli estimi catastali, così la pagheremo più cara. Io non so se fosse giusto pagarla oppure no, ma per quanto mi riguarda, anche se il non pagarla è una "anomalia" tutta italiana, negli anni che non c'era ho potuto risparmiare un po' di soldini. E ho solo la casa nella quale abito. C'è da sperare che tengano conto delle fasce di reddito, differenziandole, perché non è detto che chi ha una casa in città, magari anche in centro, debba per forza essere ricco.
Può averla ereditata dai genitori, e lui può anche essere un modesto impiegato o un operaio, con la moglie casalinga e qualche figlio a carico. Che ancora studia, o che non ha un lavoro. La stessa cosa vale per quelli che hanno una casa, dovunque essa sia, in centro o in periferia, in città o in paese. E mi riferisco sempre naturalmente a chi possiede solo la casa nella quale abita. Lo stesso vale per la "patrimoniale": ci auguriamo che la debba pagare solo chi supera un certo reddito, che non dovrebbe essere quello degli impiegati e degli operai. E delle solite categorie a reddito fisso, compresi i pensionati. 
Insomma, è inutile continuare con gli esempi cretini. Sono cose che le sanno anche i bambini, figuriamoci dei super-economisti.
Poi aumenterà ancora l'Iva (dal 21% al 23%), e forse anche le sigarette. La benzina l'hanno già aumentata, ma non disperiamo: un ritocchino verso l'alto ci può sempre stare. Addirittura, se ho sentito bene, per quanto riguarda il "redditometro" - altra spaventevole e agghiacciante parola -, chi possiede un cane è considerato più "ricco" di chi non lo ha. E' verissimo: conosco personalmente un paio di anziane vedove - a una delle quali hanno dimezzato anche la pensione di reversibilità del marito - che l'unica compagnia che le è rimasta è proprio il cane.  
Ora aspettiamo con ansia una tassa sugli orologi subacquei, un'altra sulle utilitarie col tetto apribile e, perché no, una pure sulle biciclette col cambio. Perché i fortunati che le possiedono sono veramente dei privilegiati e non la devono passare liscia. Delle altre cose: lavoro, pensioni, ordini professionali non me ne intendo e sorvolo.
E allora mi dite come si rilancia l'economia e si favoriscono i consumi? Perché, almeno io, prima di comprare qualcosa d'ora in avanti ci penserò parecchio.
Infine mi chiedo: c'era bisogno di un governo del genere, per di più ben pagato, per aumentare le tasse? Non bastava quello che c'era prima?
Cordialmente pessssimista,
Francesco Dotti 

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono sempre graditi. L'importante, per quanto possibile, è che non siano anonimi. Ma soprattutto che non contengano pubblicità.
Altrimenti non li pubblico e li cestino! 😉
Grazie per la comprensione 😊