venerdì 15 agosto 2014

Alieni senza freni


L'altro giorno, per la fretta, mi ero dimenticato di mettere queste immagini, a dir poco sconvolgenti, scattate poco prima di rientrare a casa. Stavo attraversando un ponticello, sotto il quale scorre un corso d'acqua, e a un certo punto ho guardato verso il cielo e tra le nuvole ho visto la luna. 


Niente di strano, direte voi, la luna di solito è in cielo e può anche apparire tra le nuvole. "Giusto", vi rispondo tosto. "Ma non dove l'ho vista io: e cioè a nord, mentre invece in quel momento sarebbe dovuta essere perlomeno a sud-sud-ovest!"
"Va bene", direte ancora voi. "Ma che ora era?" 
"Mah..., saranno state sì e no le 20. Perché?"
"Semplice: perché di questa stagione a ovest la luna appare verso l'una!" 
"Ma io l'ho vista a nord!" 
"E che importanza ha? Nord, sud, ovest... la luna c'era? L'hai fotografata? Accontentati! Fine della discussione".
"Va bene. Ma allora lo avete visto che cielo? E che nuvole! Da fare quasi paura!" Non avevo ancora finito la frase, che mentre attraversavo il ponticello mi è venuto di guardare giù. In quello stesso istante, da ovest-sud-ovest s’è levato un vento fortissimo, ma così forte che mi ha addirittura mischiato i diaframmi della fotocamera coi tempi d’esposizione. Mentre tentavo di ripristinare l’apparecchio, dal bosco ho udito distintamente il frin… il nitr… il latr… il corvare dei corvi che, impauriti, hanno cominciato a volare bassi, ma così bassi che intorno a me ne udivo quasi i passi. In preda a un terrore folle sono riuscito a malapena a scattare una foto, mentre, come per incanto, nel corso d’acqua nel quale si specchiava quella strana luna erano affiorate delle forme misteriose, quasi fluide, forse viscide, di odore putrescente tra la cadaverina e la pasta con le sarde andate a male, che la decarbossilazione dell’ornitina aveva reso ancor più putibondo.


“Cosa mai sta accadendo?”, mi son chiesto cogitabondo guardando il bassofondo. “S’avvicina forse la fine del mondo? E ora, dove mi nascondo?” 
Mi ha distolto da quei funesti pensieri l’amico Alberto, della cui presenza mi ero completamente dimenticato: 
“L'ora s'è fatta tarda. Dobbiam rientrare a casa. Non vedo più la targa. Per cena ho la bottarga e la pasta mi si allarga”
     

4 commenti:

  1. Veramente uno strano post!!! come tutto ciò che avviene è sempre strano!
    Ciao e buon ferragosto caro Francesco.
    Tomaso

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  2. Ciao Francesco, continui a stupirci con immagini e parole... Buona Festa dell'Assunta e un abbraccio. Luigi.

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  3. Anch'io, caro Luigi, certe volte mi stupisco di ciò che scrivo. Magari mi piglierete anche per matto, ma vi assicuro che non lo sono. Semplicemente, son fatto così.
    Ti ringrazio per l'augurio, che contraccambio di cuore, pur vergognandomi se questo giorno per me è solo... ferragosto e alla Festa dell'Assunta non ci avevo neppure pensato. A volte mi chiedo perché tu mi abbia onorato della tua Amicizia, che credo proprio di non meritare.
    Un abbraccio a tutti voi, con affetto,
    Francesco

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  4. E non è finita qui, caro Tomaso! Perché da quelle parti ci devo tornare per sapere cose che neppure noi umani possiamo immaginare. Chissà, per esempio, se dalle parti dei bastioni di Orione ci sono navi da combattimento in fiamme, oppure sono solo i raggi B che balenano in quel cielo denso di nubi scure.
    E anche se questi avvenimenti resteranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia, inesorabilmente il tempo della fine delle ferie si avvicina!
    Un caro saluto e buona giornata,
    Francesco

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