Di bene in meglio. O, se vi pare, di male in peggio. La sostanza non cambia. Dopo tutto ciò che ci attende tra qualche mese, ora ci mancava anche l'aumento del prezzo del gas! Anche se alla fine vedrete che si risolverà nella classica bolla di sapone: plop! e tutto torna come prima. I soldi fanno gola a tutti, e se è vero che il gas è una preziosa fonte d'introiti per chi lo vende, rinunciare a quei soldi sarebbe da stupidi. Così si fa un po' la voce grossa, si minacciano ritorsioni e qualche ripicca, ma alla fine se a noi serve il gas e il petrolio russo a loro servono, e anche parecchio, i nostri soldi. Anche se non ci comprano le mele o i peperoni. Ma se invece di continuare a dipendere da gas, petrolio, carbone e altre fonti di energia altamente inquinanti ci buttassimo una buona volta sulle energie pulite e rinnovabili? Che fine hanno fatto l'eolico, il fotovoltaico, il solare che ogni tanto, magari in campagna elettorale, saltano fuori? Eppure, oltre ad un ambiente migliore, darebbero anche posti di lavoro.
In Sardegna, per esempio, ha chiuso definitivamente i battenti l'Alcoa di Portovesme (che produceva alluminio), e centinaia di lavoratori (ma si parla addirittura di qualche migliaio, con l'indotto) si dovranno attaccare alla cassa integrazione. Che non sarà a vita. E dopo? E sapete perché ha chiuso l'Alcoa? Per gli elevati costi di produzione (primo fra tutti l'energia) e quindi la scarsa competitività sui mercati mondiali. E se i costi sono alti per la multinazionale americana, a parità di costi chi volete che se la carichi sulla gobba? Se non calano, restano alti per chiunque altro decidesse di rilevarla.
Quanto costerebbe, invece, una bonifica e la riconversione degli impianti se la paragoniamo ai costi dei sussidi e alle mortificanti "elemosine" fatte agli operai? Perché se uno si propone alla guida di una regione, di un comune o di una nazione, oltre alle capacità politiche deve dimostrare di aver coraggio e volontà di progettazione. Doti che sembrano scarseggiare nel paniere di chi ci amministra. Quando non siano del tutto assenti.
fonti:
http://it.euronews.com/2014/08/26/sanzioni-russia-ue-danno-per-l-europa-si-rischia-inverno-senza-gas/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-08-25/russiaue-si-riapre-fronte-gas-114836.shtml?uuid=AB4yoCnB
http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2014/07/30/news/europa-usa-e-russia-alla-guerra-del-gas-1.174912
http://www.europaquotidiano.it/2014/07/30/le-sanzioni-dellue-contro-la-russia-di-putin/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/27/russia-contro-resto-del-mondo-piu-che-le-sanzioni-potranno-le-ripicche/1073302/
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/alcoa-chiude-la-fonderia-di-portovesme-sardegna-sulcis-73a039ff-f816-4da9-b49e-598e0e47f208.html
Possibili rimedi.
fonti:
http://www.beppegrillo.it/videos/0_rofgbwjb.php
http://www.firstonline.info/a/2012/09/02/sulcis-e-alcoa-basta-sussidi-e-basta-inquinamento-/4fd9af7d-ba15-4c35-8636-fe729c9e0515
Cara Francesco, questa si che è una domanda molto interessante, si saranno dei grossi problemi, da aggiungere agli altri.
RispondiEliminaCiao e buona giornata amico.
Tomaso
Staremo a vedere, caro Tomaso. Certo che non ci attendono giorni di vita allegra e spensierata!
RispondiEliminaUn caro saluto e buona giornata anche a te,
Francesco