Scusate, ma quando si parla di "pandemie" (ovvero di epidemie su scala mondiale, capaci di infettare milioni di persone), io non mi sento per niente tranquillo. E i motivi, se volete, ve li elenco. La prendo da lontano e inizio con la "spagnola" che i più vecchi hanno conosciuto, e quelli meno vecchi come me ne hanno almeno sentito parlare. La "spagnola", tra il 1918 e il 1920, uccise in tutto il mondo decine di milioni di persone.
Per saperne di più, Wikipedia vi darà tutte le informazioni che volete:
http://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_spagnola
Poi, nel 1957, ci fu l'"asiatica" (all'epoca avevo 11 anni, e fortunatamente la evitai), seguita nel 1968 dall'influenza chiamata "Hong Kong", poi nel 2009-2010 quella "suina" e, quasi coetanea, l'"aviaria".
Ciò detto, può capitare che qualcuno, inconsapevolmente e in buona fede, trasporti da qualche altra parte il virus che sta studiando? E' possibile. Errare è umano. Ma a volte, un po' per non creare inutili e dannose psicosi collettive, un po' perché dietro potrebbero esserci interessi miliardari, talvolta capita che di certi errori non si parli o se ne parli in maniera scorretta e incompleta.
Io non sono né medico né ricercatore, ma come molti di voi mi ritengo un povero cristo al quale deve essere garantito il diritto di morire almeno come gli pare, e non "crocifisso" da qualche multinazionale senza scrupoli. Con la globalizzazione, che sia maledetta, abbiamo spalancato, tuttavia senza che fossero opportunamente controllate, frontiere economiche, e non solo, che prima o poi ci porteranno alla rovina. In barba alla solidarietà e soprattutto ai diritti civili ai quali ciascun essere umano aspira da quando viene al mondo. Retorica spicciola? Può darsi. Però è sufficiente guardarsi intorno e tornare indietro di alcuni anni per notare le differenze. Ma siccome ho iniziato con le pandemie, per non andare fuori tema come spesso accade quando si aprono nuovi filoni di argomenti, con queste voglio continuare.
Oltre alle frontiere economiche, dunque, è utile osservare che in questi anni anche quelle umane sono state spalancate. Perché non si tratta di discriminazione o, ancor peggio, di "razzismo", ma di fronte all'enorme flusso di persone che si spostano ogni giorno da un Paese all'altro usando qualsiasi mezzo di locomozione, il sapere da dove queste persone provengano, quali abitudini igieniche abbiano, o abbiano avuto, e soprattutto se siano sane o malate, sono quesiti leciti che ciascuno di noi si pone, e pone, che dovrebbero sollecitare qualche risposta. Siamo sicuri che le varie ondate migratorie che il nostro Paese - divenuto per forza la porta d'ingresso di un'Europa cieca e sorda - è costretto a sopportare, ormai definite da tutti eccezionali, non si portino dietro malattie da noi ormai debellate da decenni? Siamo davvero certi che tutti quelli che sbarcano vengano opportunamente sorvegliati, e successivamente indagati dal Servizio Sanitario Nazionale? Quelli regolari, magari sì. Ma gli altri, gli "irregolari" o i "clandestini", chi li controlla? Perché, se ne ammettiamo l'esistenza, credo sia ovvio sottolineare che se uno è entrato clandestinamente nel nostro Paese, e cioè "di nascosto, in segreto, sprovvisto di documenti di viaggio", come vuole il vocabolario, non possiamo sapere chi sia, dove sia, e a quali controlli sia stato sottoposto quando è entrato. Altrimenti non sarebbe "clandestino".
E i barconi coi quali si spostano, dove nascoste nelle stive ci potrebbero essere delle zanzare capaci di trasmettere il plasmodio della malaria (malattia potenzialmente mortale), perché in certe zone tropicali o subtropicali tale malattia è endemica, o qualche altro malanno, chi li controlla? Chi ce le dà queste certezze?
Ora è arrivata l'ebola, che ci mancava, ma della quale avremmo fatto volentieri a meno, che, per citare due regioni a caso, non arriva certo dalla Toscana o dalla Lombardia ma da alcune regioni africane come il Sudan, la Nigeria, la Costa d'Avorio, la Guinea, la Liberia, la Sierra Leone. E siccome la gente continua a muoversi, anche sui barconi, e soprattutto non siamo certi da dove provenga, se due più due fa quattro è probabile che la malattia non resti ferma dov'è e si sposti al seguito della gente che si muove.
fonte: http://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2014/08/23/ebola-msf-a-giorni-esplodera-come-una-bomba_d948a348-875c-428f-a464-21290b89a55c.html
Soprattutto se qualcuno, sotto sorveglianza e in quarantena, dovesse malauguratamente pigliare il volo (fortunatamente subito ripreso).
fonti: http://www.lastampa.it/2014/08/19/esteri/ebola-nuovi-casi-in-tre-giorni-in-liberia-rintracciati-i-pazienti-scappati-dalla-quarantena-JZmnqKM9hy9nnLy8vssnkO/pagina.html
http://www.europaquotidiano.it/2014/08/19/ebola-pregliasco-in-italia-no-allarmismi-ma-massima-allerta/
Senza contare le presunte "sperimentazioni" di nuove, presunte "armi biologiche" e i sempre presunti "interessi" che ipoteticamente vi si nasconderebbero dietro.
fonte: http://informatitalia.blogspot.it/2014/08/ecco-chi-doveva-morire-sul-volo.html
Dobbiamo perciò stare tranquilli? Forse sì. L'importante è essere sicuri che niente venga sottovalutato.
fonte: http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/ebola_allarme_virus_contagio_italia_ministero_salute/notizie/855022.shtml
Senza contare che a tali rischi si potrebbe sommare quello del terrorismo, che pazzi fanatici potrebbero introdurre - le minacce non mancano - nel nostro Paese e nell'intera Europa. Dobbiamo perciò stare tranquilli? Forse no. E allora teniamo tutti gli occhi aperti, e massima attenzione a quello che succede intorno a noi!
fonti: http://www.huffingtonpost.it/2014/08/22/intelligence-massima-allerta-terrorismo_n_5700953.html
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/2014/notizia/terrorismo-allerta-degli-007-bombe-nel-latte-per-neonati-_2064255.shtml
http://www.europaquotidiano.it/2014/08/21/terrorismo-islamista-ora-e-allarme-attentati-in-europa-e-italia/
Caro Francesco, io dico la verità, credo che che la medicina passa trovare un rimedio almeno per tenerla sotto controllo!!!
RispondiEliminaIntanto continuare nella ricerca per debellarla.
Forse son troppo ottimista caro amico.
Tomaso
Eeeehhh ma anche tuuuu, che menagramo che seiiii......
RispondiEliminaO magari anche no???
Flo
PS: A proposito di malattie un tempo debellate ma ora chissà, vogliamo parlare della tbc, per esempio?
Anch'io me lo auguro, caro Tomaso! E se non fosse così sarebbero guai seri per tutti. Purtroppo però sta già morendo troppa gente, anche tra quelli che cercano di aiutare quegli sfortunati colpiti da questo flagello. Anch'io sono d'accordo che bisogna essere ottimisti, ma senza mai sottovalutare gli avvenimenti e adeguandoci di volta in volta alle singole situazioni.
RispondiEliminaUn caro saluto e a presto,
Francesco
Ciao Flo, ma quale menagramo! Ti confesso che, anche se non ne faccio un dramma, una certa preoccupazione però la nutro. Figurati che l'altra mattina, per la strada, un signora ha starnutito proprio davanti a me. Ebbene, ho fatto un salto di lato mettendomi subito la maglietta sulla bocca e sul naso!
RispondiElimina"Ahi lasso, or è stagion de doler tanto!" diceva il mio vecchio compagno di banco delle medie, tal Guittone, che veniva da Arezzo. E, ripensandoci oggi, non aveva tutti i torti.
Se prima di lasciar casa avessi immaginato una cosa del genere, sarei uscito almeno con la maschera e il boccaglio...
E della tbc, scusa, ma ho paura anche a parlarne. Non si sa mai... la sola parola potrebbe anche essere contagiosa...
Buona notte e a presto,
Francesco