mercoledì 13 agosto 2014

Farmacista e piccione



Un piccione scacciato (forse era senza ricetta?) da una farmacia e poco dopo muore per le percosse(?). Dicono che il farmacista sia stato troppo violento. Forse avrebbe dovuto far uscire tutti i clienti, meno il piccione, chiudere la farmacia e poi recarsi all'ufficio d'igiene pubblica del Comune, proprietario per competenza territoriale del piccione. Dopodiché, una volta riempiti i moduli e inoltrata la denuncia secondo quanto previsto dal D.Lgs 18/08/2000, n.267 sull'ordinamento degli Enti locali, e dalla Legge 23/12/1978, n.833 che assegna al Sindaco, quale Autorità Sanitaria Locale, le competenze necessarie per l'emanazione di provvedimenti a salvaguardia dell'ambiente e la tutela della salute pubblica, infine attendere le disposizioni avverso le quali poter ricorrere entro i termini di legge previsti, e comunque entro e non oltre 60 giorni dall'avvenuta pubblicazione dell'ordinanza all'Albo Pretorio comunale. 
Nel frattempo il piccione, che era una femmina in cova, si è stabilita tra gli scaffali della farmacia, dove si è trovata benissimo e ha pure messo su famiglia; mentre il farmacista, successivamente denunciato per sequestro di piccione, con l'aggravante della cova, ha cambiato mestiere, è fuggito all'estero in un paese dell'Est dove è diventato un accanito cacciatore di frodo di piccioni e affini in violazione di tutte leggi vigenti e anche di più. 
A questo punto, se non ammetto assolutamente crudeltà gratuite nei confronti di tutti gli animali (sono uno che quando cammina, se può, sta attento anche a non schiacciare le formiche), ritengo però che sia il caso di ristabilire il giusto equilibrio all'interno di questo importante Regno, quello Animale, con particolare attenzione al primo gruppo al quale l'Uomo, con Quadrupedi, Cetacei, Squamati, Uccelli e Pesci, appartiene. Uomo che, secondo la Genesi, oltre ad essere fatto a immagine e somiglianza del suo Creatore, "dominerà sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sua terra" (Genesi, 1,1-2,4). Piccioni compresi. Poi, se un coccodrillo si rifiuta di diventare una borsetta o un mocassino, mi pare anche giusto. Diverso è se tenta di azzannarmi perché sono caduto in acqua dalle parti di casa sua, e in tal caso mi attrezzo; lo stesso vale per i pescecani che comincerebbero a vedersi nel Mediterraneo: un conto è se li ammazzo per il gusto di ammazzarli, oppure se lo faccio per difendermi. Altrimenti lasciamo il mare e i fiumi a chi li abita per diritto: i pesci, piranha compresi, gli squali e i coccodrilli, e noi restiamo a casa a chattare sui social o a cercare un parcheggio libero quando usciamo in macchina, e invece delle vacanze in Sardegna ci facciamo il bagno nella vasca. Per seguitare con Quadrupedi, Pesci e Uccelli alcuni dei quali, sottordini compresi, a meno che non si voglia rivedere completamente la catena alimentare, uccidiamo solo per mangiare; ma questi nostri appetiti, almeno secondo alcuni ambientalisti, sarebbero dei veri e propri crimini contro la Natura e i suoi abitanti, da "punire anche con la morte", se necessario. 
Per ragni, zanzare, blatte, formiche, pappataci, mosche, vespe (escluse le lambrette, che sono... Innocenti ahahahah, buona questa!) e tutto quel sottobosco di insetti, lepidotteri, coleotteri (esclusi gli elicotteri), che essendo tra i più antichi colonizzatori della nostra Terra avrebbero molto più diritto a sopravvivere di noi ma che invece sterminiamo senza pietà con gl'insetticidi e la paletta, credo si debba fare un discorso a parte. In pratica: sei zanzara, mosca, ragno, vespa, blatta o pappatacio? Peggio per te. Sono cazzi tuoi. L'importante è che non mi punga e non mi rompa i coglioni, sennò ti faccio secco.
Dai piccioni ai "vu' cumpra'", in questo strano Paese che ormai è diventato il nostro, dove tutto ciò che è vietato è permesso e si permette tutto ciò che si vieta, come si dice, il passo è breve. A partire dai dizionari, dove troviamo parole "razziste" come zingaro (appartenente a un gruppo etnico originario dell'India, stanziatosi successivamente in Europa e nel resto del mondo, che conduce vita perlopiù nomade: Sabatini-Coletti, Ed. Giunti), che nomade pare sia rimasto solo sul dizionario, visto che spesso li troviamo fissi davanti alle chiese, ai supermercati e ai semafori, e talvolta anche in qualche appartamento appena svaligiato.

fonti: http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/di-girolamo-dalessio-di-emilio-fede-1945068/
http://www.primocanale.it/notizie/albenga-sv-zingari-svaligiano-appartamento-8102.html
http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2012/08/30/news/arrestati-due-zingari-bloccati-dopo-un-furto-in-appartamento-1.5614687
Molto spesso però sono la discriminazione sociale e l'isolamento le cause della loro difficile integrazione, seguiti dalla mancanza di politiche adatte ad affrontare il problema alla radice, sia sotto l'aspetto etico, sia per quello non meno importante dell'ordine pubblico.
fonte:  http://mondo.panorama.it/Nomadi-e-integrazione-come-li-trattano-gli-altri-Paesi-europei
Ma nel dizionario troviamo anche "vu' cumpra'" (nel lessico comune, con accezione scherzosa o spregiativa, venditore ambulante, generalmente nordafricano, che offre la propria mercanzia a poco prezzo sulle spiagge, per le strade ecc., dalla domanda: "Vuoi comprare?", spesso pronunciata in modo approssimativo da questi venditori: ancora Sabatini-Coletti, Ed. Giunti). E come li vogliamo chiamare, di grazia: semplicemente ambulanti? Ma in tal caso si potrebbero offendere gli altri, quelli non di colore, peraltro autorizzati e in regola con le leggi sul commercio, che potrebbero obiettare il diritto di prelazione sulla parola stessa essendo arrivati per primi a vendere nei mercatini. Vi ricordate, per esempio, la polemica sugli "spazzini", diventati "operatori ecologici"; sui "bidelli": "operatori scolastici"; sui "ciechi": "non vedenti"; sui "sordi": "non udenti"; sui "muti": "non parlanti(?)"; sugli "handicappati": "diversamente abili", di cui ebbi occasione di parlare in un post precedente? 
Dopo l'ingresso in Europa del Portogallo, è assai probabile che non si possa neppure più chiamare "portoghese" colui che riesce a entrare allo stadio senza pagare il biglietto, né gridare "puttana", foss'anche seguito da "miseria", per non rischiare di offendere qualche meretrice(?) in... mobilità lungo le italiche vie. Pare che recentemente abbiano tirato in ballo addirittura i "tirolesi": o "diversamente trombanti", perché non gli... tira più, e qualcuno si sia risentito. E allora, continuando di questo passo, non rischiamo di essere un po' ipocriti... pardòn: "di dimostrare atteggiamenti insinceri, simulando virtù che non abbiamo per meritarci la stima e il benvolere altrui traendolo in inganno"?
Con ipocrita affetto, sempre Vostro

4 commenti:

  1. Caro Francesco, sono qui per augurarti una buona giornata!!!
    Sentendo che da te ci sono 40° e vedere che qui il sole non vuol farsi vedere.
    Pensa questa mattina erano 16°.
    Ciao caro amico.
    Tomaso

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  2. Grazie Tomaso!
    Un affettuoso saluto e buona giornata anche a te,
    Francesco

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  3. Ciao Flo, ti ringrazio, ma ti preferisco viva!
    Sudati saluti,
    Francesco

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