giovedì 8 gennaio 2015

Charlie Hebdo




Una vigliaccata simile è come se l'avessero fatta a tutto il genere umano! Perché la libertà di espressione è sacra per tutti. 
Fanatici e vigliacchi!
Sono talmente incazzato che riesco a controllarmi a fatica.

Aggiunto oggi, alle  16,20 circa

La notizia del vile attacco alla sede di Charlie Hebdo e l'uccisione di giornalisti e agenti di polizia mi ha colto del tutto impreparato davanti ad un evento di simile portata. Perché se anche in passato vi erano state minacce e addirittura un attentato incendiario alla sede del giornale, non avrei mai immaginato che si sarebbe giunti a tanto! E' stata un'esecuzione in piena regola, portata avanti con fredda determinazione e, aggiungerei, di stampo militare. Insomma, quei tizi imbacuccati e farneticanti frasi che con l'Islam moderato spero non abbiano niente da spartire, non erano "avventizi" del crimine ma sapevano benissimo cosa stavano facendo ed erano addestrati a farlo. Il fatto che poi sia stato trovato un documento d'identità all'interno dell'auto utilizzata per la fuga mi fa tornare in mente altri documenti, sempre d'identità e appartenenti ai dirottatori, che furono rinvenuti "intatti" tra le macerie arroventate e fuse delle Torri gemelle, e spinge a chiedersi come sia possibile...
Detto questo, veniamo a noi e all'ipocrisia che ci contraddistingue e che ogni volta, ahimè, prende il sopravvento. Già, perché tutti noi invochiamo la libertà di stampa, e adesso in particolare di satira, salvo poi censurare e condannare quando colpisce "alcuni". Mi riferisco a una vecchia vignetta di Vauro, denunciato per vilipendio quando disegnò Cossiga "tra i carabinieri", e a Forattini quando "sbianchettò" D'Alema per la lista Mitrokhin (ex archivista del KGB) e le discutibili attività dei servizi segreti sovietici nel nostro Paese. Quest'ultima, secondo me, una delle migliori vignette di Forattini, satira pura, che però gli costò una querela con richiesta di danni, non da Mitrokhin ma dallo stesso D'Alema, che fortunatamente, e aggiungo intelligentemente, poi ritirò. E' chiaro che la satira spesso eccede, talvolta spingendosi a lambire o ad immergersi totalmente nel cattivo gusto e nella riprovazione, financo nella dissacrazione, e allora credo che in questi casi debbano intervenire quei freni inibitori che ciascuno di noi possiede, o dovrebbe possedere, anche se in misura diversa l'uno dagli altri, facendo scattare una sorta di autocensura, e quindi l'opportunità o meno di pubblicare un testo o una vignetta, soprattutto se di carattere religioso che offendano l'altrui credo. Una volta ricordo che si diceva "scherza coi fanti ma lascia stare i santi", e forse vale ancora. Ma se per noi può valere di meno e ci dimostriamo ipocritamente bendisposti e tolleranti, per gli altri ci sono dei "santi" che valgono più dei nostri e bisognerebbe rispettarli.

4 commenti:

  1. E fai bene ad essere incazzato nero!
    12 morti e 66.000.000 di feriti, recita la didascalia ad una foto che gira su fb.
    Sbagliano: i feriti sono 500.000.000...
    Coraggio: tempera la matita che hai molto lavoro da fare.

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  2. Cara Francesco, sono d'accordo con te!!!
    sprecare parole non serve queste belve umane, si coprono con il nome di Dio, è orrore vergognoso.
    Ciao e buona giornata caro amico.
    Tomaso

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  3. Ciao Flo, lasciatelo dire: sei forte! E non te lo dico tanto per dire. Mi piaci perché segui le cose con attenzione e serietà e non ti sfugge nulla! Per questo ti ringrazio.
    Allora, i "Riferimenti perduti" - almeno come li ho intesi io in quella mezz'ora di sconvolgimento totale - volevano essere quei Maestri che per anni ho seguito. In particolare Wolinski, Tignous e Cabu, che talvolta ammiravo su Le Canard Enchainé quando riuscivo a trovarlo in edicola (in Sardegna non sempre arriva). Naturalmente senza dimenticare gli altri, anch'essi importanti riferimenti per chi fa questo lavoro.
    Poi era tardi, avevo gente a cena e le notizie arrivavano a pezzi. E anche la vignetta, banalissima e brutta, ma spero ugualmente solidale per comunanza d'idee, l'ho dovuta improvvisare e disegnare di corsa a notte fonda.
    Oggi, anche se addolorato e tuttora attonito per l'accaduto, è probabile che mi riesca mettere quattro parole in croce per dire quello che provo e come la penso.
    Un abbraccio e a presto. E ancora grazie,
    Francesco

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  4. Ciao Tomaso, non è il momento delle battute, questo, ma del dolore. Al quale inevitabilmente fa seguito la rabbia per l'impotenza con la quale ti trovi a fronteggiare eventi di tale portata.
    Mi chiedo dove sia la "politica" in questi momenti, e soprattutto cosa stiano facendo coloro che per farla paghiamo profumatamente.
    Credo che di errori, soprattutto in passato, ne siano stati fatti a bizzeffe, e per aver sottovalutato la Storia senza tener conto dei suoi insegnamenti iniziamo a pagarne le conseguenze. E ci meravigliamo pure!
    Comunque, grazie per la visita, come sempre, e un caro saluto,
    Francesco

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