In attesa dell'elezione di un Presidente che sia espressione del popolo della Repubblica e non dei partiti; di una legge elettorale che questa volta consenta ai cittadini di scegliere il Parlamento che vogliono; di altri referendum abrogativi che, nonostante il quorum raggiunto e i voti popolari favorevoli all'abrogazione di questo o di quello s'impipano della Costituzione che li prevede (vedi, per fare qualche esempio, quello contro la privatizzazione dell'acqua pubblica: inascoltato; quello sul finanziamento pubblico ai partiti: abrogato, ma reintrodotto subito dopo aver cambiato nome; e infine l'ultimo, quello di Salvini sulla "legge Fornero": bocciato dalla Consulta perché inammissibile, più tutti gli altri probabilmente ammissibili ma ai quali non abbiamo saputo-voluto dare risposte perché siamo un popolo di cazzoni, fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Consultazioni_referendarie_in_Italia ), aspettando tutto questo ma anche altro, dicevo, in questi giorni ho ripreso con piacere a farmi gli affari miei. Cioè niente di eccezionale, ci mancherebbe; solo qualche foto qua e là, approfittando d'un tepido sole del quale la clemenza del tempo ci ha deliziato in questi ultimi giorni. Così, sempre con la solita bicicletta, me ne sono andato al Poetto a vedere i lavori del nuovo lungomare, che di sicuro diventerà più bello, ma che nel frattempo è interdetto al traffico velocipedistico. Almeno se i cartelli dicono il vero.
Infatti, siccome a destra c'è il marciapiede pavimentato mistoerba; a sinistra (dove si vede il vecchio Ospedale Marino), oltre l'altro marciapiede mistoerba, è recintato perché fervono i lavori, e al centro le due uniche corsie sono riservate ai mezzi pubblici, da ciclista mi chiedo come, parafrasando la bella canzone dei Gens, potrò arrivare in fondo al viale, "in quel caffè dove la gente non sa cosa fare", e magari, chissà, incontrare "lei" (ascolta, se vuoi, la canzone su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=Dda26k7HLvM ). Stranezze della viabilità!
Allora, siccome mi sono regalato un telefonone cinese dotato di tutti i comfort e pagato una cazzata (anche se ci ha messo un mese per arrivare), sapendo che una zona del Parco di Molentargius è fornita di Wi-Fi libero e gratuito, ho fatto dietrofront e me ne sono andato al Parco. Lì, ho pensato, sotto un albero e comodamente acciambellato su una panchina, potrò cybernavigare a tutto spiano senza pagare un cent!
Ne parlano anche qui (se riuscite a decifrare alcune parole in dialetto "alieno"):
http://www.parcomolentargius.it/layout.php?dest=rassegna_view&artcl=761
Questa sotto, dietro l'albero di ulivo, è la panchina:
E questo è il "punto Wi-Fi" libero messo gentilmente a disposizione dal Comune:
Certo, la connessione non è delle migliori, ma non si può mica avere tutto dalla vita.
W l'Italia, W le tasse, W il Governo!
W l'Italia, W le tasse, W il Governo!
Andiamo avanti cara Francesco, dobbiamo trasformarsi come dei buldozer e dare tutto gas nessuno ci fermerà!
RispondiEliminaEsattamente come fa il nostro Renzi!!!
Ciao e buona giornata non prendertele, amico...
Tomaso
Ciao Tomaso, speriamo che sia davvero come dici, ma io ci credo poco. E se Renzi, alla fine, si dimostrasse un bluff?
RispondiEliminaPerché mi pare che, a conti fatti, quando si tratta di trovare soldi li vengono a cercare sempre nelle nostra tasche e nelle loro non guardano mai!
Poi ti chiederò informazioni sulla rivoluzione franco svizzero-euro che c'è stata da voi, perché non ho capito se ci guadagnate o se ci rimettete...
Un caro saluto e buona giornata anche a te,
Francesco