Sono sempre di più le voci che intravvedono in Romano Prodi, il "Professore" emiliano dall'eloquio pacato e rassicurante, l'asso da calare sulla Libia in questo delicatissimo momento. Ammesso che sulla cartina la Libia si riesca ancora a vedere, perché se ti si piazza davanti, con quel testone che si ritrova, copre tutta l'Africa e una parte del Golfo Persico. Da esperto conoscitore di problemi mediorientali, esclusi quelli italiani, viene per questo indicato come l'unica persona in grado di risolvere la spinosa questione libica.
Reduce da una recente cronoscalata in bicicletta dello Stelvio in compagnia del Mullah Omàr - al quale aveva sottratto con destrezza il sellino per fargli uno scherzo -, verrà inviato prestissimo in missione ciclosoporifera a Tripoli armato solo di una pompa (rigorosamente senza fucile) e due camere d'aria di scorta.
Caro Francesco, riferendomi al post precedente, si è vero che non sono in Italia, ma devi pensare che li ho lasciato il mio cuore e ti giuro che mi preoccupo.
RispondiEliminaMa come dicevi se tutti aprissero bene gli occhi la cosa non dovrebbe preoccupare troppo,
La vignetta di oggi fa veramente ridere!!!
Tomaso
Purtroppo hai ragione, caro Tomaso. Siamo tutti preoccupati, ma non sappiamo se lo dobbiamo essere veramente e, in caso affermativo, per quanto tempo ancora lo dovremo essere.
RispondiEliminaPerché con le soluzioni che ciascuno propone, tante e diverse l'una dall'altra, ahimè, non ci resta altro da fare.
Il guaio, al solito, è che nessuno vuole prendersi la responsabilità di ciò che decide di fare. E così navighiamo senza una bussola e seguendo la corrente.
Un caro saluto e a presto,
Francesco