lunedì 7 marzo 2011

Festa della Donna

Care Amiche, non avevo di meglio da offrirvi se non questo... mazzo. 
Vogliate comunque gradirlo con tutta la mia simpatia & affetto. Tanti auguri!!!

Francesco 

 Oggi, avendo tempo e voglia di scrivere, ho aggiunto alcune mie riflessioni che vi sottopongo e che, se volete, potrebbero essere oggetto di discussione.
Per rivendicare la propria "dignità", quindi, c'è stato anche chi l'otto marzo l'ha festeggiato così: tra striptease di maschioni ipertartarugati, coi muscoli (e non solo) a fior di pelle, e altri simili "intrattenimenti", oltre ai palpeggiamenti "d'autore" di Rocco Siffredi, che di mestiere non fa certo il seminarista (l'articolo potete leggerlo qui):

http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/rocco-siffredi-genovesi-arrapate-foto-tette-276420/

Quindi, si dice, per "parità" di diritti, stufa di essere considerata come "donna oggetto", ecco che la donna inventa "l'uomo oggetto"
Premesso che come uomo trovo assolutamente idiota e riduttivo considerare il genere umano come "oggetto" perché siamo tutti "soggetti", mi pare invece che da un po' di tempo a questa parte sia soprattutto la donna a volere interpretare il ruolo di "oggetto". E per chi lo farebbe, di grazia, se non per l'uomo? Perché mai dovunque, pubblicità comprese, dobbiamo assistere a immagini di donnine svestite che mostrano culi e tette se non perché l'effigie che della donna deve passare deve essere per forza questa?

Io non sono certamente un bigotto, e devo dire che la figura di una bella ragazza che mostra le sue grazie non mi dispiace affatto. E se magari indossa un reggicalze o un altro simile "attrezzo"  non mi giro certo dall'altra parte e sarei un ipocrita se lo dicessi. Ma la cosa finisce lì, e se la guardo non vuol dire che del suo corpo faccio un "uso strumentale".
E', invece, il contesto in cui si mostra - che non vorrei fosse quello di una pubblicità o di alcuni programmi dove abbondano culi e tette - che diventa "strumentale"
Culi e tette, aggiungo, spesso rifatti. E poi per chi, siamo sinceri, se non per essere ammirati magari anche dall'uomo?
Della donna mi piacciono la plasticità delle sue morbide forme, il muoversi con garbo e con armonia, la sua amabilità e la sua gentilezza d'animo. Insomma, tutto quello che della donna dovrebbe essere patrimonio esclusivo, e nei confronti del quale io, come uomo, mi sento trasportato con rispetto e amore.
Il movimento femminista, nato giustamente per mettere in pari i diritti tra uomo e donna, probabilmente intendeva questa perequazione unicamente per quanto riguarda il sociale e il mondo del lavoro, e non per togliere alla donna le sue peculiari caratteristiche: cioè la femminilità. Se poi a causa del "progresso" e della "vita moderna" si è persa per strada proprio la femminilità vuol dire che si è fallito.
Per questo credo che oggi molte donne, soprattutto tra le ragazze, stiano trascurando questo aspetto, la femminilità, che le rende diverse dalla copertina di un rotocalco, da qualche reality (dove culi e tette abbondano), o in sintesi da chi le vuole "belle ma cretine" e spesso anche volgari. Perché pur di apparire sono disposte anche a questo.
Io ho una moglie che amo e rispetto da quasi quarant'anni, e sono fiero di amarla e rispettarla. Le porto le buste pesanti del supermercato, quando posso l'aiuto nelle faccende domestiche, le apro la portiera della macchina quando sale, e per strada, quando camminiamo, la faccio stare dalla parte interna, al sicuro. Magari mi dimentico di qualche ricorrenza, o non le compro spesso dei fiori. Ma in casa è "padrona" quanto me e tutti e due "viviamo" la nostra casa insieme, senza limitazioni, anche facendo cose diverse. E mentre dico queste cose, badate bene, non le tolgo niente in fatto di dignità o di libere scelte, considerandola "oggetto" delle mie egemoniche premure. Tutt'altro.
Ma oggi, se fossi giovane e dovessi cercar moglie, non sentendomi e soprattutto non volendo essere un uomo "oggetto", vi confesso che mi troverei in grande difficoltà...
Cordialmente vostro,
Francesco Dotti

P.S. naturalmente: VIVA LE DONNE!!!

9 commenti:

  1. Mi associo a te caro Francesco.
    Tomaso

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  2. Grazie Francesco, è bellissimo!!!

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  3. Ciao Stella, se fossi stato meno pigro avrei potuto fare di meglio...
    Comunque, sono contento che tu l'abbia gradito.
    Un caro saluto, Francesco

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  4. Ma sì, Tomaso, associamoci. In fondo, senza le donne la vita sarebbe molto più triste e soprattutto noiosa. Non credi?
    Ciao e buona notte,
    Francesco

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  5. Ma è bellissimo, Francesco!!!
    Grazie :)
    Lara

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  6. Grazie per l'augurio.
    Però sarebbe meglio se non ci fosse una festa della donna e la donna fosse sempre rispettata e considerata, come è giusto che sia, non solo l'otto marzo, ma tutto l'anno.

    risulta a qulacuno che ci sia una anaolga festa dell'uomo?

    grazie comunque ciao.

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  7. Ciao Angela. Anch'io la penso come te, ma per galanteria (molto) e bieca piaggeria (in verità poco) ho ritenuto di continuare a "festeggiare" questa ricorrenza che, non più legata alle origini che l'hanno istituita, oggi ha solo un valore puramente commerciale.
    La donna merita molto di più di un mazzetto di mimose e qualche cioccolatino. E' vero. E io questo lo credo profondamente, tanto da chiedere ufficialmente l'abolizione della "Festa della Donna".
    Il rispetto, l'amore, la tenerezza e l'attaccamento in genere per la figura femminile dipendono soprattutto da come ci hanno abituati e dall'educazione ricevuta. Oltre che, è ovvio, da colei verso la quale questi sentimenti sono diretti...
    Il discorso, interessantissimo, diventa però lungo e tortuoso per poterlo affrontare su qualche riga di un commento. Ma se ne potrebbe parlare, magari dedicandogli un post. Che dici?
    In ogni caso: VIVA LE DONNE! Quelle vere, però. Non le mezze calzette.
    Ciao, Francesco

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  8. A volte ho difficoltà a capire le parole ... Devo congratularmi con tutte le donne ... perché la festa della donna ... giusto?
    Se è così ...¡¡¡ Grazie!.
    Saluti

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  9. Ciao Malù,
    non so da voi, ma qui da noi, in Italia, tutte le occasioni sono buone per festeggiare...
    Comunque siamo noi, gli uomini, che dobbiamo rendervi omaggio e ringraziare le Gentili Signore.
    Un caro saluto e... auguri!
    Francesco

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