Pare che i ventilati aumenti delle accise sulla benzina siano rientrati al... mittente. Almeno queste sono le voci che corrono, e speriamo che sia davvero così! Intanto, oggi, un caro amico mi ha inviato questo specchietto sul prezzo dei carburanti alla pompa. Siccome mi è piaciuto perché fa riflettere, lo faccio leggere anche a voi. Affinché, come me, riflettiate. IL PREZZO DELLA BENZINA… sta scendendo!
Oggi un amico qui in montagna stava commentando il fatto, tutto soddisfatto.
Allora ho fatto presente che:
sulla benzina le SOLE accise ammontano, IVA compresa, a 0,8835 euro/litro, cui si aggiunge il costo carburante (circa 0,40 euro/litro) e l'IVA sul carburante (ciò significa che se il costo del carburante su un litro di erogato è pari ad euro 0,40, bisogna ancora aggiungere 0,088 euro di IVA). Perciò, tra accise e Iva, sono quasi un euro di imposta per ogni litro di benzina (per la precisione: € 0.9715 ndr).
Un pieno di 60 litri, insomma, corrisponde ad un prelievo fiscale di circa 60 euro. Per un automobilista che percorre 30.000 km annui e che consuma approssimativamente 3000 litri di carburante, sono 3000 euro di tasse. A tali cifre occorre ancora aggiungere altre eventuali accise regionali che, dal 1999 le Regioni sono autorizzate ad applicare localmente a fronte di necessità particolari (come le alluvioni in Liguria).
Senza accise, con la sola IVA al 22%, un litro di benzina costerebbe alla pompa meno di 0,5 euro al litro!
Il mio amico si è improvvisamente zittito!
Ecco alcuni esempi, non esaustivi, delle accise che quotidianamente paghiamo per ogni litro di benzina che consumiamo:
0,000981 euro: finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez del 1956;
0,00516 euro: ricostruzione post disastro del Vajont del 1963;
0,00516 euro: ricostruzione post alluvione di Firenze del 1966;
0,00516 euro: ricostruzione post terremoto del Belice del 1968;
0,0511 euro: ricostruzione post terremoto del Friuli del 1976;
0,0387 euro: ricostruzione post terremoto dell’Irpinia del 1980;
0,106 euro: finanziamento della missione in Libano del 1983;
0,0114 euro: finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
0,005 euro: acquisto di autobus ecologici nel 2005;
0,0051 euro: terremoto dell’Aquila del 2009;
da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (ma molti parlarono di “cinema di quarta categoria…”) nel 2011;
0,04 euro: arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana nel novembre 2011;
0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011;
0,02 euro: terremoti dell’Emilia del 2012.
Non occorrono commenti.
Buon anno dal distributore!