venerdì 18 settembre 2015

Icone bizantine Padre Pefkis


Vi avevo promesso che mi sarei informato a proposito di quelle icone in mostra nell'ex Oratorio delle Anime, a Quartu Sant'Elena, e mantengo la promessa.
Sono raffigurazioni sacre, in bassorilievo e dipinte su tavola, riproducenti icone greco-bizantine del XII sec. utilizzando la tecnica originaria e realizzate dal monaco ortodosso Pefkis.
Qui sotto, il link dove potrete vedere i lavori di padre Pefkis:
http://www.irenevassos.com/pefkis-icon-studio-and-workshop-in-trikala.html  


Il primo che vedete - già presente nel precedente post - è il trittico "La Famiglia di Gesù". Al centro, è raffigurata la Sacra Famiglia, a sinistra l'Arcangelo Gabriele e a destra l'Arcangelo Michele. Le immagini sono racchiuse in un manufatto di legno a forma di edicola, con due ante apribili per coprire o mostrare l'immagine centrale. Le cornici e le finiture decorative sono frutto di una particolare lavorazione in argento. L'opera è realizzata su tela, fissata su una tavola di legno anticato. Alcune parti dell'icona (soprattutto il viso e le mani), per rendere più viva l'immagine, sono ritoccate a mano con la tecnica della "metaxotupia" (Scuola Cretese-Teofanis).
fonte:
https://el.wikipedia.org/wiki/%CE%9C%CE%B5%CF%84%CE%B1%CE%BE%CE%BF%CF%84%CF%85%CF%80%CE%AF%CE%B1 
Mentre le figure sono contornate da una lamina sbalzata con fregi, ricoperta d'argento con bagno galvanico e particolari dorati.


Icone dei  quattro Evangelisti, Matteo, Marco, Luca e Giovanni, incise a rilievo su legno di faggio della Slovenia. Sono dipinte a mano utilizzando tempere ricavate mischiando polvere di colore, uovo e fili d'oro secondo le tecniche della Scuola Macedone, e ricalcano lo stile pittorico e simbolico delle antiche icone bizantine.


Icona che raffigura il "Cristo Onnipotente", di stile bizantino e di scuola cretese, anch'esso realizzato con la tecnica della "metaxotupia", che rappresenta il Cristo "Didaskalos", ovvero Cristo Signore e Maestro che regge con la mano sinistra il libro, cioè la parola di Dio rivelata agli uomini.


L'icona che raffigura la "Madre della Salvezza" (immagine sotto), realizzata con la stessa tecnica del Cristo Onnipotente, rimanda alla rappresentazione della Vergine "Odighitria", ovvero Colei che indica la via.


Questa icona, che raffigura Gesù Maestro di vita, è interamente fatta a mano secondo la tradizione iconografica della Scuola Macedone del Monte Athos. Per la sua realizzazione, dopo aver opportunamente preparato la tavola di supporto con una malta a base di gesso colloso e polvere di alabastro stesa a caldo su una tela di lino incollata sul supporto, questa passa nelle mani dell'iconografo che ne disegna i contorni usando il carboncino o una leggera incisione. La tratteggiatura del disegno viene fatta utilizzando un foglio di carta pergamena trasparente sulla quale erano state precedentemente tracciate le linee essenziali del disegno. Tali linee vengono perforate da minuscoli fori per tutta la loro lunghezza e, una volta appoggiata la carta sulla tavola, utilizzando il carboncino si riporta il disegno sulla tavola. A questo punto inizia il processo di doratura. Le zone da dorare vengono trattate con un fondo rosso, sul quale si applicano sottilissime foglie d'oro a 24 carati; la stesura viene rifinita con un pezzo d'agata perché assuma la lucentezza metallica, e infine viene arricchita da un ricamo a cesello. Così preparata, la tavola è pronta per essere dipinta usando colori naturali: polveri d'origine minerale od organica, che vengono sciolte in una emulsione a base di tuorlo d'uovo e vino bianco o aceto (tempera all'uovo). Si inizia col dipingere i particolari ornamentali, e poi i visi e le mani, per terminare con le iscrizioni e il nome del personaggio raffigurato. Infine, per una migliore conservazione, l'icona viene verniciata con olio di lino.


In mostra, oltre alle icone, potrete ammirare una edizione limitata de "Il Crocifisso argentato", realizzata in occasione dei 100 anni della fondazione della Società San Paolo e della Famiglia Paolina dallo scultore Sergio Verginelli.
Un pezzo che si può definire "unico", in quanto realizzato con la tecnica della "fusione a cera persa", e quindi ogni esemplare risulta essere nei dettagli assolutamente irripetibile.



Mentre questo polittico, realizzato su un telaio in noce toulipier d'America, raffigura la Madonna del Rosario ed è opera del pittore Nino Musio. Si presenta a forma di edicola domestica che, quando è chiusa, mostra le due lettere A e M (Ave Maria). Aperto, mostra tre ante con l'immagine sacra della Madonna al centro, e ai due lati i 20 misteri a rilievo in argento sbalzato opera di Maestri argentieri.


Tutte le opere resteranno in mostra nell'ex Oratorio delle Anime adiacente la Basilica di Sant'Elena fino a domenica 20 settembre. 
Per ulteriori informazioni, vedere Editrice SAIE a questi link:
http://www.saiesanpaolo.it/ 
http://www.stpauls.it/saie/editrice/saie.htm

Il mio particolare ringraziamento va ai curatori della mostra: Roberto Vacca, Romano Melis e Andrea Sarigu, per il prezioso materiale che mi hanno fornito.

4 commenti:

  1. Il crocefisso è bellissimo...
    Visto dallo schermetto del cell sembra un po' Lupin III, ma è comunque bellussimo!

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  2. E' vero! Dà il senso dell'abbandono completo del corpo, retto solo dai chiodi nelle mani, e che segue la morte...
    A presto e guardati anche le altre.
    Un abbraccio

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  3. Salve vorrei sapere gentilmente se sapreste dirmi il valore delle icone " cristo onnipotente " e "Madre della salvezza".Grazie in anticipo.

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  4. Ciao Cristiano, mi dispiace ma non posso soddisfare la tua richiesta.
    Io ho solo visitato e fotografato la mostra. Eventuali informazioni potresti trovarle sui link che ho messo.
    Grazie a te per la visita e un cordiale saluto,
    Francesco

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