mercoledì 23 settembre 2015

Poetto Cagliari alba


L'altra mattina mi sono svegliato prima del solito, e invece di accendere la radiolina restando a poltrire tra le lenzuola qualche ora in più, mi sono fiondato giù dal catafalco dove avevo deposto lo scheletro la sera prima deciso a farmi una bella passeggiata. "Stamani voglio uscire all'alba e assistere al miracolo del sol levante!", mi sono detto guardando fuori dalla finestra il buio che ancora avvolgeva la città mentre i primi giapponesi facevano capolino tra le cime degli alberi che ornano la piazza. Così, terminate le abluzioni e indossati gli appositi pantaloncini da ciclista col cavallo imbottito, sollievo della prostata e dell'intero apparato riproduttivo, senza far neppure colazione ho ingurgitato al volo due cucchiaiate di miele che mi avrebbero dato sufficienti energie per pedalare almeno fino a Oristano, e inforcando il mio fedele cavallo d'acciaio mi sono lanciato in strada direttamente dal balcone per non tardare all'appuntamento col mio astro nascente. Pedalando di buona lena, in meno di un quarto d'ora sono arrivato al mare proprio mentre il sole si affacciava da dietro Monte Casteddu. E ho iniziato a fotografare...   


Naturalmente col passare delle ore il sole s'è alzato e, prima di rientrare a casa, mi sono fatto il solito giro all'interno delle saline, che sono sempre belle da vedere a seconda della luce che le inonda.




Infine, prima di rientrare, ho voluto sperimentare sulla spiaggia la tenuta in curva dei nuovi copertoni della mia lussuosa mountain bike, e devo dire che visti così fanno una bellissima impressione. 
Ciao a tutti, e buona notte al secchio!

2 commenti:

  1. Ho sempre amato le foto "geometriche": file ordinate di tronchi o di libri, file di biscotti, frattali di microscopiche creature... L'impronta delle ruote sulla sabbia, benché imperfetta, è molto bella

    RispondiElimina
  2. Anch'io certe volte mi soffermo ad osservare le geometrie che incontro e, se ho con me un buon teleobiettivo, inquadro cercando di tagliare il superfluo. Ciò accade soprattutto per le architetture cittadine, o le file di alberi e anche di libri.
    Ma non ho mai pensato di fotografare biscotti e tantomeno... frattaglie.
    Questa delle ruote m'è venuta così, osservando la luce radente e le ombre nette, e per questo m'è piaciuta.
    Grazie per l'apprezzamento (meglio se fosse stato di terreno) che ho molto gradito.
    Ciao!

    RispondiElimina

I commenti sono sempre graditi. L'importante, per quanto possibile, è che non siano anonimi. Ma soprattutto che non contengano pubblicità.
Altrimenti non li pubblico e li cestino! 😉
Grazie per la comprensione 😊