Come vi avevo promesso, stamani, munito di tutti i miei conforti fotografici, mi sono recato all'interno della Basilica di Sant'Elena per fotografarne l'interno. Per l'occasione, e anche per saperne di più, ho acquistato l'utilissima "Guida alla Basilica di Sant'Elena" con i testi di Ida Farci, storica dell'Arte e Presidente onorario dell'Università della Terza Età di Quartu Sant'Elena, la prefazione dell'ex arcivescovo di Cagliari, Mons. Giuseppe Mani, e l'introduzione dell'ex parroco, Mons. Antonio Porcu. Tornato a casa, dopo aver dato una rapida occhiata alla guida, mi sono reso conto che per citare tutto quello che contiene avrei dovuto riscriverla; perciò, se siete curiosi, o ve la comprate oppure vi invito a cercarvi le notizie sul web come spesso faccio anch'io.
fonti:
http://www.univerquartu.it/articoli.php?num=51
http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18362&v=2&c=2488&c1=2123&t=1
https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant'Elena_Imperatrice
Iniziamo, dunque, dall'ex Oratorio delle Anime, adiacente alla Basilica. Edificato verso la metà del XVIII sec., aveva funzione di cappella e ossario dell'antico cimitero. Poi, tra il 1871 e il 1876, con la costruzione del nuovo cimitero, diventa l'Oratorio di Bonaria in seguito concesso all'omonima confraternita.
Qui, alcune informazioni sulla storia della città di Quartu Sant'Elena:
fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Quartu_Sant'Elena
Le prime due immagini si riferiscono alla B. V. di Bonaria, sull'altare della cappella dell'ex Oratorio delle Anime.
Qui di seguito, due statuette lignee del XVII sec. che raffigurano, nell'ordine, la Madonna della Buona Sorte e quella della Buona Morte (riconoscibile dal teschio in grembo al Bambinello Gesù). Questi due simulacri fanno riferimento alla peste che a quei tempi flagellava la città.
Di queste due ultime opere, ahimè, non so cosa dirvi. Però nei prossimi giorni cercherò d'informarmi meglio e ve lo farò sapere. Abbiate pazienza...
Nelle immagini che seguono, l'interno della bella Basilica interamente restaurato, e il prezioso organo a canne realizzato nel 2010 dalla rinomata fabbrica d'organi Mascioni.
Sotto, il transetto di sinistra, con la cappella del Santissimo Crocifisso (in legno, di fattura forse napoletana, e scolpito nel 1764) il cui altare in marmo fu realizzato nel 1844 dal carrarese Andrea Ugolino. L'antico paliotto, che prima ornava l'altare maggiore della vecchia basilica, è in marmi policromi e fu realizzato dallo scultore lombardo Giulio Aprile nel 1684. Mentre il pulpito barocco, interamente in marmo e finemente ornato di tralci, fiori e cherubini, è del 1741 e fu realizzato dal genovese Pietro Pozzo.
Qui sotto, all'ingresso della basilica, il prezioso organo a canne Mascioni.
E infine, la bella statua in legno di Sant'Elena imperatrice, la cui festa si celebra in questi giorni, di bottega italiana e realizzata nel 1746.
Grazie per l'attenzione e buon fine settimana a tutti!
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