martedì 17 marzo 2015

Italia e immigrazione



Quanto troverete scritto sulle pagine che leggerete qui sotto non l'ho scritto io, ma l'ho preso pari pari dal sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (leggi Farnesina). Quindi, se nel frattempo tali condizioni ivi elencate non fossero state cambiate significa che sono sempre valide. E allora? Se sono sempre valide, perché non vengono applicate? 
fonti:


Poi c'è la parte relativa ai "Diritti umani", che come si sa non è uguale per tutti perché c'è sempre qualcuno che è più "umano" di un altro.


In breve, tra le varie belle, pregnanti parole, parole, parole, parole, vi troverete scritto che: "La tutela e la promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, oltre a riflettere i principi dell’ordinamento italiano, rappresentano una delle principali condizioni per assicurare la giustizia, la pace e la sicurezza sul piano internazionale.
Per questo motivo, l’Italia conduce un’azione convinta a livello internazionale in favore della protezione e promozione dei diritti umani nel mondo. Ad essa si affianca il sostegno allo sviluppo sociale ed economico dei Paesi più svantaggiati attraverso i programmi di cooperazione allo sviluppo".
Così, per vedere come tali fondamenti in realtà vengano applicati nel nostro Paese è sufficiente farsi un giro sotto i ponti delle nostre città, nelle periferie degradate, nelle sale d'aspetto delle Stazioni, ma anche sotto i porticati di Piazza San Pietro a Roma o sotto altri più anonimi e meno "gettonati", davanti alle mense della Caritas, ai dormitori pubblici o dove vi pare, e vi troverete una platea di disperati che hanno perso il lavoro, la casa, la famiglia e che tutti i giorni sono costretti a fare a cazzotti con la loro dignità di persone umane. 

"Striscia la Notizia" del 16 marzo, servizio di Gimmy Ghione:
http://www.video.mediaset.it/video/striscialanotizia/servizio/vivere-all-addiaccio-a-roma_522457.html 
Molti di loro, tanti, sono italiani e vivono in queste "corti dei miracoli" il loro nuovo Medioevo dimenticati da Dio e dal governo. 
Arriverà mai, quest'anno, la primavera? E così anche oggi piove, "governo ladro"!

4 commenti:

  1. La vignetta è un po ciò che purtroppo si trova l'Italia che i pensionati vedono delle cose ingiuste, e tu ai ricavato una verità molto triste caro Francesco.
    Ciao e buona serata caro amico.
    Tomaso

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  2. Nel primo documento, verso la fine, si legge che, in assenza di anche uno solo dei requisiti previsti, l'immigrato PUÒ essere respinto. Può, non "deve", e qui casca l'asino.
    Non ho letto gli altri ma, fidandomi di te, immagino i contenuti. Nel frattempo per solidarietà mi adeguo: ceno con polenta e latte.

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  3. Naturalmente, è chiaro, si viaggia per paradossi. E quindi anche la vignetta deve essere intesa come tale. Poi, ognuno è libero d'interpretare come crede sia la vignetta che lo scritto.
    Il fatto però che ci siano delle norme - spesso di non facile interpretazione e di conseguente difficile applicazione - è già qualcosa...
    Grazie, caro Tomaso, e buona serata,
    Francesco

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  4. E' vero, Flo. Però al primo paragrafo si legge anche che (proposizione reggente): "L’ingresso nel territorio italiano degli stranieri provenienti dalle frontiere esterne dello Spazio Schengen è consentito soltanto allo straniero che:" e di seguito l'elenco dei requisiti richiesti.
    Come spesso accade credo che vi sia una contraddizione in termini: cioè se "è consentito soltanto" (ovvero se si possiedono certi requisiti o condizioni), e se alla reggente fa seguito una subordinata (proposizione condizionale, in questo caso implicita) che è rafforzata anche da quanto scritto dopo: "lo straniero sprovvisto anche solo di uno dei requisiti richiesti", come si può affermare che "può" (e quindi non "deve") essere oggetto di respingimento? Che fine fa la sintassi? Che ne pensi?
    Infine, adeguandoti cenando con polenta e latte (Ok, se mi avessi detto polenta e salsiccia... ;). Ma latte... :(), dovresti anche consumare il tuo frugale pasto in una delle mense descritte. Non credi?
    Un caro saluto e buona serata,
    Fransuà (il... Grammaturgo)

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