Questa tempera, dal sapore vagamente fauvista tendente all'espressionismo moderato, al limite oserei dire quasi tra l'esotismo primitivo nascente e l'equivoco naturalistico-sperimentale, dove la pennellata sembra sciolta ma non lo è (da cui l'equivoco), e il tentativo di ricercare l'esasperazione dei contrasti nello sforzo di liberare la foga artistica e l'immediatezza espressiva (da cui lo sperimentale), credo che mi sia venuta una cagata pazzesca!
Ma cieco e sordo al richiamo che vorrebbe ch'io lo nascondessi alla Vostra vista critica, qui lo posto (nel senso che lo espongo) e umilmente Ve l'offerisco confidando nella Vostra bonomìa, acciocché possiate ricovrarmi sotto il manto dell'autorevole protezione Vostra e concedermi che nel ruolo de' Vostri servi possa io a gloria mia annoverarmi.
Di VV. EE. Ill.me umilissimamente divotissimo e obbligatissimo servo,
Francesco Dotti
Ulisse e Penelope?
RispondiEliminaVedo se non mi sbaglio ti sei messo a fare pure dei ritratti, come inizio direi che non ce male!!!
RispondiEliminaComplimenti caro Francesco.
Ciao e buona serata e cerchiamo di sorridere.
Tomaso
Mi dispiace. Sono Socrate e Santippe.
RispondiEliminaLa prossima volta, se ritrovo l'album delle fotografie, disegnerò anche i figli: Làmprocle, Sofronisco e Menessèno.
Come va?
Strano, lei ha una faccia da Penelope!
Elimina:-)
Caro Tomaso, anche nei ritratti, come vedi, sono bravissimo!
RispondiEliminaGrazie, caro amico, e buona serata anche a te,
Francesco
Se ti dico che è Santippe, è Santippe!
RispondiEliminaNon insistere...
Ciao
Bah, saranno parenti!
RispondiEliminaQuesto me l'ero perso...
RispondiEliminaParenti, di chi? Di Socrate e Santippe?
Evvabbe'... confesso: quell'Ulisse sono io, e l'altra è quella Penelope di mia moglie. Naturalmente una trentina d'anni fa, purtroppo :(
Siccuntènt?
A prestone risentirci,
Fransuà