Presto, con la prossima dichiarazione dei redditi, dovremo andare a donare altre gocce del nostro prezioso sangue allo Stato. Le tasse, si sa, bisogna pagarle - e siamo felici di farlo - anche perché, semplificando il concetto, in cambio si dovrebbero ricevere dallo Stato i servizi necessari per vivere meglio.
Ma attenzione. Ve lo ricordate il finanziamento pubblico ai partiti? E vi ricordate anche che era stato abolito? O almeno così ci avevano fatto credere. Ebbene, dopo averlo fatto rientrare cambiandogli il nome come fanno per le tasse, ce lo hanno riscaricato sulla gobba mettendolo nella dichiarazione dei redditi. Perciò, cari i miei dolenti contribuenti, anche quest'anno ce lo ritroveremo vivo e vegeto sotto forma di contributo volontario da destinarsi nella percentuale del due per mille al partito "preferito" (si fa per dire, risata, applausi, scusate il termine e pacche sulle spalle).
fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/13/finanziamento-pubblico-italiani-allerta-i-partiti-ci-riprovano/1583252/
Fortunatamente, o almeno così si spera, pare che non sia obbligatorio ma volontario. Ergo...
Caro Francesco, è sempre la solita minestra, è solo che la anno riscaldata! facciamoci coraggio.
RispondiEliminaTomaso
Hai ragione, caro Tomaso.
RispondiEliminaPeccato, perché la minestra di solito è anche buona. E quella di mia moglie è buona anche riscaldata... :) :)
Sono le altre che mi preoccupano!
Buona serata e a presto,
Francesco