Ecco, io lavoro qui. E quello che c'è intorno, che vi risparmio perché vi voglio bene, fa parte del mio... atelier.
Il tavolo, a dire la verità, sarebbe molto più ampio, ma c'è tanta di quella roba sopra che quando mi viene voglia di dipingere dovrei prima rimettere tutto a posto e poi iniziare a lavorare. Invece, forse per il timore che l'ispirazione se ne vada lasciando il posto alla disperazione, con le mani sposto le cose qua e là, tanto per avere almeno una quarantina di centimetri di spazio disponibile, e inizio a disegnare.
Può darsi che i risultati, quasi mai soddisfacenti, dipendano da questo disordine diffuso. Voi, che ne dite?
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