sabato 2 ottobre 2010

Poetto

 I soliti fenicotteri... acefali. Che sia l'alba?...

Stamani, alle sei ero già in piedi! Anche se io sono ancora giovanissimo, talvolta soffro dei soliti problemi... idraulici degli anziani. E stamani era una di queste "talvolta".
Prima di uscire dal bagno, mi sono guardato allo specchio per un po' e poi, quando mi sono riconosciuto, mi sono chiesto cosa facessi in bagno alle sei del mattino. Ah! dimenticavo: l'idraulica... Ma siccome non mi andava di tornare a letto a poltrire - anche se era  buio fitto e nella strada i fanali erano ancora accesi -, mi sono lavato, vestito, pettinato (poco, perché mi è rimasto poco da pettinare), ho preso due cucchiaini di miele giusto per reggermi in piedi per qualche ora e sono partito, armato di tutte le macchine fotografiche che avevo in casa, alla volta del Poetto. 
Alle sette stava già facendo giorno, e pochi minuti dopo, mentre parcheggiavo la mia Panda "giallo ottimista" in riva al mare, spuntava il sole. Non so a voi, ma a me il Poetto mi mette una tale energia che me lo farei su e giù anche dieci volte senza stancarmi. Poi, la mattina presto, quando non c'è ancora nessuno in giro, ti senti il padrone dell'Universo!
Insomma, non pretenderete mica che vi scriva un romanzo su una semplice giratina al mare che tutti, proprio tutti, sono in grado di fare? Perciò non vi dico più nulla e lascio che siano le mie foto a parlare. 
Al massimo, per facilitarvi le cose, potrei aggiungere qualche didascalia qua e là.
Che dite, didascalizzo? Ma sì, didascalizziamo; tanto, che mi costa?

 Poetto - Alba rosa con sedia rossa

 Sullo sfondo delle saline, Cagliari all'alba

 
E questo sono io. All'alba, naturalmente. 
Perché al tramonto di solito cambio


Tranquilli. Non le metto tutte le foto altrimenti rischio di annoiarvi. Tanto, il Poetto è lì e non me lo piglia nessuno.  Ma siccome quando sono rientrato a casa non era ancora ora di pranzo e avevo voglia di andare in giro, questa volta mi sono spinto più all'interno, verso le montagne, sulla vecchia S.S. 125. Forse sarebbe stato meglio se avessi preso la moto. Infatti la strada è stretta e ci sono pochissimi posti per fermarsi con la macchina. 
Comunque, la "125" è quella straduzza che, passando per Muravera, dopo qualche migliaio di curve e tornanti, attraversando panorami mozzafiato, porta fino  a Olbia. 
Chi conosce la Sardegna, sa dove si trova Muravera. Chi non la conosce, invece, prenda una cartina - della Sardegna, naturalmente - e si documenti. 
Ora però è tardi, sono un po' stanchino, e così le foto delle montagne ve le farò vedere domani.
Buonanotte!


Piuttosto, ieri sera, prima di andare a letto, mi sono dimenticato di aggiungere due foto. 
Lo faccio adesso - domenica mattina, per chi legge - , per farmi invidiare. Già, perché ieri mattina, anche se siamo in ottobre, era una giornata meravigliosa: verso le nove faceva caldo quasi come in estate e anche l'acqua, pur se più fresca, era molto invitante. 
Peccato che nella fretta di uscire non mi ero messo il costume da bagno, altrimenti mi sarei fatto una bella nuotata. E non sarei stato il solo, perché di lì a poco il pèlago si sarebbe riempito di allegri e starnazzanti bagnanti. 

 Lo stabilimento balneare "Il Lido" e, sullo sfondo, il promontorio chiamato "Sella del diavolo"

 E questi sono i "bagnanti". 
Anche se vi sembrano pochini, dobbiamo tenere conto dell'ora: le nove, o poco più, di mattina... e siamo in ottobre. Ricordo che diversi anni fa, anche nel mese di dicembre, quando eccezionalmente - ma non tanto per la Sardegna - saltava fuori qualche bella giornata di sole, ne approfittavo per farmi dei bagni incredibili! E non ero il solo. 
A tenermi compagnia c'erano, in acqua, anche molti arzilli e abbronzatissimi vecchietti. Perciò, quest'anno, dato che potrò ricalpestare finalmente questi lidi, anche se con qualche annetto di più sulla gobba, spero di poter essere anch'io uno di quegli arzilli e abbronzati vecchietti.

2 commenti:

  1. Bellissime queste foto,ma sei sicuro di usare una "carrucola" da 1/2 pixel? Le fa meglio delle mia!
    Bellissima quella con la sedia in primo piano,ma la più bella è quella dell'antichità autoscattata!
    ciao! a presto!

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  2. Caro aspirante fotografo, nonché fotoprofano, sappi che le foto, checché se ne dica o se ne pensi, le fa il fotografo. Se è bravo. La macchina fotografica, anche se è "buona", registra soltanto. Ma se sei una ciofeca, puoi avere anche una Hasselblad da sei miliardi, ma ciofeca sei e ciofeca rimani (absit iniuria verbo).
    Questa risposta te la meriti perché mi hai dato dell'"antichità". Sappi, caro il mio giovinastro, che io sono le seguenti cose: arzillo, vegeto, quasi sanissimo, allegro, andante ma non troppo, bello (o piacente), energico (tendente all'energumeno quando m'incazzo), vispo e anche tereso.
    E scusa se è poco.
    L'hai presa la foto della chiesa di Sant'Elena? E' sul blog.
    Un abbraccio e bacioni,
    Frank Due Dita

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