Questa è una vecchia natura morta che risale a circa quindici anni fa. L'ispirazione mi venne osservando dei lavori di Morandi e Degas.
È un acquerello, disegnato su un cartoncino bianco di robusto spessore trovato chissà dove e utilizzando, invece dei soliti acquerelli in pastiglie, i colori concentrati che usano gli imbianchini per colorare le tempere murali.
Basta infatti una sola goccia di prodotto, mischiata con acqua in un piattino - rigorosamente bianco -, per ottenere una quantità quasi industriale di colore da stendere sul supporto e da miscelare, all'occorrenza, con altre quantità industriali di colore delle altre bottigliette. Il risultato finale, se siete fortunati, potrebbe anche essere qualcosa di veramente gradevole, ma soprattutto "nuovo". Provate, e poi me lo saprete dire.
L'importante, con questo tipo di colore, è di saperlo dosare insieme all'acqua. Perché è molto penetrante e, a differenza dell'acquerello, anche molto... colorante. Insomma, se ne mettete troppo e avete sbagliato qualcosa è davvero difficile toglierlo o "ammorbidirlo", anche se lavate il disegno sotto al rubinetto.
Bei tempi, quando sperimentavo e mi svegliavo anche di notte per mettere in pratica le idee che la frittata di cipolle serale, mal digerita, mi aveva ispirato negl'incubi notturni!
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